Fumata nera per il Pgt e Uboldo civica è pronta ad andare dal giudice

UBOLDO – Uboldo civica, forza d’opposizione, è pronta a sottoporre la variante del Piano di governo del territorio alla procura della Repubblica.
In un lungo comunicato la lista civica annuncia anche la possibilità di un esposto al tribunale amministrativo e chuiede le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica.
Ecco, in sintesi, il comunicato emesso dalla lista civica.
Dopo la privatizzazione della gestione del cimitero pensavamo che l’Amministrazione di “Uboldo al Centro” non potesse fare danni peggiori, ma siamo stati costretti a ricrederci dal pasticcio epocale sull’adozione della variante generale del Piano di Governo del Territorio (Pgt), portata in approvazione dal sindaco Lorenzo Guzzetti nel consiglio comunale di mercoledì 30 ottobre
La Giunta Guzzetti, come noto, aveva impiegato 4 (quattro) anni di tempo e una spesa di 180 mila euro dei contribuenti uboldesi per sostituire a tutti i costi l’attuale Pgt, in vigore da solo sei anni. Ebbene, lo scorso 30 ottobre la maggioranza di “Uboldo al Centro” non è stata in grado di approvare in consiglio comunale l’adozione della variante del Pgt, dimostrando un dilettantismo pari soltanto all’arroganza mostrata da alcuni di loro in questi anni.
Al momento o poco prima della votazione, un consigliere comunale di minoranza e quattro di maggioranza, pur avendo presenziato alla seduta, si sono allontanati dai banchi dell’assemblea e non hanno preso parte al voto.
Così la variante generale del Pgt ha ottenuto un voto di astensione, tre voti contrari (fra cui quelli dei consiglieri di Uboldo Civica – Tavecchia e Pirotta) e solo otto voti favorevoli, contro i nove voti favorevoli richiesti dell’articolo 58 del regolamento del consiglio comunale per l’approvazione delle varianti generali del Pgt. Di conseguenza il consiglio comunale ha deliberato di non approvarne l’adozione.Evidentemente né il sindaco, che è anche presidente del consiglio comunale, né l’assessore all’Urbanistica conoscevano a dovere il Regolamento! Non provino ora a scaricare la responsabilità del loro fallimento e della loro impreparazione sul segretario comunale, che pure hanno scelto loro.
Conoscere il Regolamento del consiglio era un loro preciso dovere, al quale sono venuti meno. Hanno anche dimostrato di non conoscere la storia recente di Uboldo, visto che un fatto analogo era accaduto 11 anni fa, quando il Prg portato in consiglio comunale dall’allora sindaco Ceriani – Lega Nord – non era stato approvato perché aveva ricevuto solo 8 voti favorevoli invece dei 9 necessari.Perché cinque consiglieri comunali, pur presenti alla seduta, non hanno partecipato al voto, affondando così la variante? Lo ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Angelo Leva, che in un’intervista ha candidamente dichiarato che “chi non ha partecipato alla votazione lo ha fatto per un indiretto conflitto di interessi”. Infatti, l’articolo 78 del Testo Unico degli Enti Locali vieta espressamente la partecipazione al voto di quegli amministratori per i quali sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi propri o di loro parenti. La ratio dell’articolo 78 si fonda sull’esigenza di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, evitando situazioni di conflitto d’interesse degli amministratori pubblici.
Ora i cinque consiglieri dovrebbero con trasparenza dichiarare agli uboldesi quali sono i loro conflitti di interesse.Ma ciò che l’assessore Leva non dice è che lui è uno dei cinque che non hanno partecipato alla votazione, lui che è assessore all’Urbanistica!
Non era mai accaduto ad Uboldo che ben 5 consiglieri su 17, fra cui il capogruppo della maggioranza – Ercole Galli – e l’assessore all’Urbanistica dovessero astenersi dal partecipare al voto sul piano urbanistico generale perché portatori di conflitti di interessi diretti o indiretti. Ricordiamo che il Pgt ha il potere di trasformare la destinazione di un terreno da agricola ad edificabile (o di togliere o dimezzare dei vincoli preesistenti).
Non era mai accaduto che l’assessore all’Urbanistica, che è il “regista” e, insieme al Sindaco ed al capogruppo di maggioranza, il responsabile politico della stesura del Pgt non partecipasse al voto su una variante generale di Prg o Pgt perché in conflitto di interessi.La non approvazione della variante generale del Pgt non è un “tecnicismo”, ma è la manifestazione lampante di quanti conflitti di interesse abbiano gli amministratori di Uboldo al Centro, assessore all’Urbainistica Leva in primis.
Per queste ragioni, Uboldo Civica invita con fermezza Leva a rassegnare le dimissioni da assessore all’Urbanistica.
Uboldo Civica vigilerà con estrema attenzione sui prossimi passi della maggioranza. Nel merito siamo fortemente contrari alla variante di Pgt proposta dalla Giunta Guzzetti, poiché porterà ad un sensibile aumento della popolazione, ad un maggior consumo del territorio ed all’insediamento di una struttura commerciale di circa 13 mila metri quadrati nell’area ex Lazzaroni.
Se l’Amministrazione di “Uboldo al Centro” e la sua maggioranza intendono a tutti i costi adottare un nuovo Pgt, devono rassegnarsi a farlo nel rispetto formale e sostanziale delle regole, perché queste regole sono al servizio e a protezione di ogni cittadino, non degli interessi diretti o indiretti di qualcuno.
Per questa ragione abbiamo diffidato il sindaco e il segretario comunale dall’assumere qualsiasi decisione diversa dal riconoscere che il consiglio comunale non ha approvato l’adozione alla variante generale del Pgt. Cioè: deve essere fuori discussione che la delibera votata mercoledì è pienamente valida ed ha come effetto la non approvazione dell’adozione della variante. In caso di decisione diversa il Pgt potrà essere impugnato di fronte al giudice amministrativo.Per questa ragione, alla luce dei conflitti di interesse ammessi dall’assessore Leva, Uboldo Civica è pronta a sottoporre la variante generale del Pgt all’attenzione della Procura della Repubblica competente.
031113