Tra i binari, la nuova rubrica de ilSaronno con Andrea Mazzucotelli

SARONNO – Parte oggi una nuova rubrica de ilSaronno “Tra i binari” un momento d’approfondimento dedicato alla delicata e complessa tematica del trasporto pubblico locale che ilSaronno realizza in collaborazione ecco Andrea Mazzucotelli portavoce del Comitato Viaggiatori TPL Nodo di Saronno.
Ecco il debutto della rubrica che vi attende ogni primo sabato del mese su ilSaronno
Saluto tutti i lettori e ringrazio Sara per la stima e per avermi proposto questa rubrica, che si pone l’obiettivo di affrontare i temi di attualità nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale (ossia quelli che vengono comunemente definiti mezzi pubblici: treno, bus, tram, battello, funicolare…) con un certo grado di approfondimento divulgativo.
Per chi già non mi conoscesse, mi presento: sono Andrea Mazzucotelli, 29 anni, Ingegnere Chimico impiegato nell’ambito della Direttiva Seveso III… ma diplomato al Liceo Classico “Legnani” di Saronno. Abito a Saronno e sono pendolare (pandemia permettendo) dal 20 settembre 2010, dapprima per studio e poi per lavoro. Appassionato dal servizio ferroviario sin da bambino, negli anni ho avuto modo di approfondire i vari temi del TPL e della mobilità sostenibile e di conoscere i molti punti in sospeso che il Nostro Paese e la Nostra Regione hanno rispetto ad essi, e che perdurano nonostante il 2021 sia stato dichiarato “Anno Europeo della Ferrovia”.
Rappresento volontariamente i viaggiatori (pendolari ma non solo) del Nodo di Saronno dal 2015 presso i tavoli territoriali di quadrante semestrali in Regione Lombardia. O, meglio, rappresentavo poiché la convocazione dei tavoli è cessata da oltre un anno e non è mai stata concessa la modalità a distanza.
Oggi, proprio per iniziare leggeri, propongo due argomenti di costante attualità: uno in tema safety e uno in tema security (che tratteremo nel prossimo appuntamento). Perché questa terminologia inglese? Perché la parola italiana “sicurezza” comprende entrambi gli aspetti senza consentire una distinzione. In particolare, la safety indica la sicurezza intesa nell’ambito operativo e impiantistico, ossia l’adeguatezza di mezzi e infrastrutture; la security riguarda invece la difesa di beni e persone dai soggetti malintenzionati.
Come vedremo, questa distinzione non è solo formale ma ha delle implicazioni: la safety comporta principalmente problematiche e tempistiche tecniche a carico delle aziende incaricate; la security richiede invece una complessa sinergia tra categorie ed enti.
Naturalmente, io e Sara restiamo disponibili a raccogliere ogni proposta o quesito in merito al Trasporto Pubblico Locale che potremo affrontare nelle prossime puntate.
In tema safety la novità dell’anno era sicuramente la scadenza dell’8 aprile 2021 stabilita dal DM 28 ottobre 2005 per adeguare ogni rotabile ferroviario alle migliori tecniche per la sicurezza antincendio in galleria, ma anche le gallerie stesse. Questo tema ha suscitato per anni ogni genere di preoccupazione in chi ne era al corrente: infatti, se da una parte tutti i rotabili in servizio dall’8 aprile 2011 devono uscire di fabbrica già adeguati, la scadenza del 2021 si applica retroattivamente (tuttavia dopo ben quindici anni di preavviso) a tutti i veicoli in servizio, almeno lungo le linee dotate di gallerie oltre i 1000 m di lunghezza.
Tra i requisiti richiesti c’è quello di dotare ogni singolo veicolo di un impianto di estinzione antincendio ad attivazione automatica, che sostanzialmente taglia fuori dai giochi la stragrande maggioranza dei treni più datati; tuttavia per i mezzi messi in servizio dal 1995 al 2011 (è esattamente il caso delle tipologie in circolazione a Saronno, a cui si aggiungono i Malpensa Express, più recenti e quindi già nati adeguati) è impensabile una dismissione e deve essere programmato l’aggiornamento.
La questione è: dopo 15 anni di preavviso, con un decreto per recepire il Libro Bianco del 2001 “La politica europea dei trasporti fino al 2010”, pubblicato apposta nell’ultima Gazzetta Ufficiale utile prima delle Elezioni Politiche 2006 (il giorno 8 aprile 2006), la stragrande maggioranza dei treni in tutta Italia (fa eccezione forse solo l’Emilia Romagna), ma soprattutto la flotta lombarda, comprese le tipologie nuove-non nuovissime (Treni Alta Frequentazione e Treni Servizio Regionale) nell’anno 2021 deve ancora essere adeguata, e non è nota a chi scrive la situazione delle gallerie stesse.
Conoscendoci, la conclusione della storia è ovvia: con la conversione del primo Decreto Milleproroghe del 2021, Art. 13 comma 17-bis:
Al fine di assicurare l’omogeneità della normativa nazionale con quella dell’Unione europea in materia di requisiti e di sicurezza delle gallerie ferroviarie del sistema ferroviario, come definito dall’articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 14 maggio 2019, n. 50, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, adottato di concerto con il Ministro dell’interno, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici e l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, sono approvate apposite linee guida finalizzate a garantire un livello adeguato di sicurezza ferroviaria mediante specifiche prescrizioni tecniche di prevenzione e di protezione da applicare alle infrastrutture ferroviarie e ai veicoli da parte dei gestori e delle imprese ferroviarie. Il decreto di cui al primo periodo è notificato alla Commissione europea e all’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, del citato decreto legislativo n. 50 del 2019, ed è adottato entro trenta giorni dalla data di emissione del parere favorevole espresso dalla Commissione europea. Nelle more dell’entrata in vigore del decreto di cui al primo periodo e tenuto conto delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, sono differiti al 31 dicembre 2023 i termini previsti dagli articoli 3, comma 8, 10, comma 2, e 11, comma 4, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 ottobre 2005, pubblicato nel supplemento ordinario n. 89 alla Gazzetta Ufficiale n. 83 dell’8 aprile 2006.
In sostanza: se non ci fosse stato il COVID avremmo avuto entro pochi mesi la stragrande maggioranza dei treni in tutta Italia non adeguata alla sicurezza antincendio in galleria; questa inadeguatezza, persistita negli ultimi 15 anni in un contesto di possibile programmazione anche sul lungo periodo, deve ora essere risolta in poco più di due anni e in un contesto pandemico.
In Lombardia stanno arrivando progressivamente 250 treni nuovi che aiuteranno tantissimo, ma su una flotta di circa 400 convogli… è sicuramente una situazione complessa.
Appuntamento a sabato primo maggio per parlare di security.