Prolungamento dell’anno scolastico, la riflessione di Stefano Pergreffi

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’insegnante Stefano Pergreffi in merito alla possibilità di un prolungamento dell’anno scolastico.
Leggo in questi giorni diversi articoli, tra i quali quello di una collega, in merito all’ipotizzato prolungamento delle lezioni scolastiche sino a fine giugno.
Ora, disgustato dagli usuali commenti faziosi senza capo né coda di alcuni lettori, vorrei provare a fare un’analisi obiettiva sull’argomento.
In qualità di papà di due ragazzini in età scolastica, di marito di un’impiegata e, non ultimo, in qualità di docente che risiede sufficientemente vicino al proprio plesso scolastico da “godere” dell’obbligo di presenza a scuola anche in assenza degli alunni, credo di non aver fatto una gran vacanza da settembre ad oggi. Quindi, se qualcuno vuole accanirsi con la categoria, trovi un’altra giustificazione, per cortesia.
Proseguire le lezioni fino a fine giugno? Perché no? Garantitemi, però, che potrò finalmente vedere il volto dei miei alunni e non solo i loro occhi (per quanto siano “lo specchio dell’anima” e comunichino più della bocca)…
Detto tutto ciò, sono convinto che il percorso scolastico di molti dei nostri ragazzi sia un po’ come la corsa dei 2000 metri piani: passi i primi 1500m a risparmiare energie e a guardarti intorno studiando la situazione e cercando di restare tra i primi o di non finire tra gli ultimi; poi lanci lo scatto negli ultimi 500 metri!
Ora mi chiedo: 20 giorni in più di scuola serviranno davvero a recuperare “il tempo perso” (ammesso che così sia stato, perché ho parecchi dubbi in merito) o saranno solo un alibi per attendere ancora qualche metro prima dello sprint finale?
Detto ciò sarò lieto di rimanere presente in aula coi miei alunni anche fino a luglio, se ne avranno voglia, ma diamo modo anche ai nostri ragazzi di godere del meritato riposo estivo al mare, in montagna, all’oratorio, ai campi scout o… semplicemente al parco comunale! Credo che anche per loro questa pandemia, a livello psicologico, non sia una passeggiata!
E se Dio, il vaccino e le precauzioni che ognuno di noi avrà l’accortezza di osservare ci mostreranno una piccola luce in fondo a questo assurdo tunnel, forse torneremo tutti a scuola settembre più sereni, nonostante le ferite difficili da rimangiare.