Ospedale di Saronno: 18 sindaci firmano l’appello all’assessore Moratti: “Vogliamo chiarezza”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindaco Augusto Airoldi in merito alla sua iniziativa per l’ospedale di Saronno.
La salvaguardia dell’Ospedale di Saronno ed il suo rilancio sono temi trasversali che interessano tutti i cittadini del comprensorio che gravita sul presidio saronnese e che conta oltre 190.000 abitanti. È in quest’ottica che dev’essere considerata la lettera firmata da me e da altri 17 sindaci, uniti a sostegno di questa causa al di là dei rispettivi schieramenti politici, e che viene inviata al nuovo assessore alla Sanità e Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. Una lettera che ho predisposto con il contributo di Paolo Pavan, Sindaco di Rovello Porro e membro del Tavolo dei sindaci per l’Ospedale di Saronno in rappresentanza della bassa comasca.
Una richiesta forte, corale e unica, che è la voce dei 194.500 cittadini di Saronno, Bregnano, Caronno Pertusella, Ceriano Laghetto, Cirimido, Cislago, Cogliate, Gerenzano, Lazzate, Limido Comasco, Misinto, Mozzate, Origgio, Rovellasca, Rovello Porro, Solaro, Turate e Uboldo. Nomi di città e paesi che coprono un territorio vasto, distribuito su ben quattro province e che danno l’idea di quanto grande e intensamente popolata sia l’area che fa riferimento a Saronno per un servizio sanitario essenziale come è un Ospedale di primo livello.
Si è discusso molto, negli ultimi anni, del futuro dell’Ospedale saronnese, il cui destino è cruciale per un così importante territorio. È per questo motivo che, in queste settimane, noi sindaci abbiamo lavorato in maniera trasversale e collaborativa, in modo tale che le preoccupazioni di tutti diventassero un’azione comune con l’obiettivo di ottenere quello che da più parti si chiede da tempo: risposte precise sul futuro del presidio saronnese.
I nostri cittadini chiedono di sapere con chiarezza quale sarà il destino del loro Ospedale: quali i reparti che riapriranno dopo il Covid; quali gli investimenti per il suo rilancio e non solo per le manutenzioni; soprattutto quali le politiche di assunzione del personale, indispensabile per colmare le lacune che, a brevissimo termine, rischiano di causare la paralisi dell’intero nosocomio.
Serve una risposta chiara da parte di Regione Lombardia, che non potrà restare indifferente alla richiesta che oltre 190.000 lombardi avanzano tramite i loro sindaci e che rimane aperta ad ulteriori adesioni.
Per questo ci rivolgiamo all’Assessore Moratti che, siamo certi, darà, in tempi necessariamente rapidi, le risposte che i nostri cittadini si aspettano. Da parte di tutti noi, sindaci firmatari, rimane la disponibilità ad avviare ogni percorso utile a garantire all’Ospedale di Saronno un futuro all’altezza delle esigenze dei nostri territori.