Covid, petizione online per riaprire i parchi chiudi dall’Amministrazione

SARONNO – E’ stata lanciata ieri sera la petizione per chiedere la riapertura dei parchi chiusi dall’Amministrazione comunale con un ordinanza del sindaco Augusto Airoldi nell’ambito del lockdown per evitare assembramenti.
La petizione è disponibile qui: https://www.change.org/p/sindaco-saronno-riaprire-i-parchi-chiusi-per-i-bambini?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=404295c0-2812-11eb-8012-c78618bf9bb2
Il testo spiega anche la posizione dei sottoscrittori che si firmano semplicemente “Parchi aperti a Saronno”.
“Abbiamo appreso che il 10 novembre 2020 l’Amministrazione Comunale di Saronno ha deciso di chiudere al pubblico alcuni parchi cittadini, allo scopo di inibire una delle possibilità di creare assembramenti, quindi per prevenire il numero di contagi.
Comprendiamo che la situazione sia difficile e le pressioni tante, per tanto riconosciamo il meritevole intento dell’amministrazione nel cercare di contenere il possibile diffondersi del virus, tuttavia la formula così considerata ci induce a fare alcune considerazioni di carattere strettamente pratico.
In primo luogo è probabile che in questi giorni i parchi cittadini siano frequentati da ragazzi e studenti durante le ore di libertà dalle lezioni scolastiche, e certamente la chiusura di alcuni parchi non scoraggerebbero i giovani dall’incontrarsi. Troverebbero altri parchi aperti, piazzette o luoghi dove trascorrere qualche ora tutti insieme, come è anche comprensibile che i ragazzi facciano. Se una parte del target fosse stato individuato nei ragazzi e negli studenti, non è quindi la chiusura di alcune aree verdi a disincentivarne i ritrovi dei giovani.
In secondo luogo i parchi sono spesso luoghi di passeggio e chiacchiera per le persone anziane. Costoro, una volta reso inaccessibile il parco più vicino a casa, si accontenterebbero di una panchina lungo la strada per ritrovarsi e farsi un po’ di compagnia. Anche in questo caso verrebbe vanificato l’intento dell’Amministrazione Comunale di evitare possibili assembramenti chiudendo i parchi pubblici.
Se poi si considera che le ore di luce in questo periodo sono poche e diminuiranno con il passare dei giorni e le temperature presumibilmente si irrigidiranno, la tendenza a stare fuori casa per più tempo si verificherebbe sempre meno, quindi è evidente che il provvedimento risulti grosso modo inutile.
Peraltro questa decisione, ribadiamo a fronte di un lodevole intento, priva la città di un momento di svago per i cittadini, tra cui famiglie e bambini che sentono il parco come luogo di divertimento e normalità in un momento difficile e di forte pressione per tutti, senza andare a risolvere empiricamente la diffusione del virus.
Se non si vogliono elevare multe ai ragazzini che non rispettano le regole, si convochino i loro genitori, ma non si chiudano i parchi.
I bambini sono coloro che più di tutti rispettano le regole anti contagio. E’ ingiusto che per evitare di punire chi non rispetta le regole, finiscano per essere puniti proprio coloro che le rispettano. Quale insegnamento possono trarne i bambini? Chi rispetta le regole viene punito. Chi non le rispetta continua a non rispettarle.
Chiediamo di riaprire i parchi chiusi.