Marri (FI) in risposta a ObiettivoSaronno: “Non sono i primi ad aver criticato la politica e tradire i loro principi”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Federico Marri, rappresentante Forza Italia Giovani a Saronno, in risposta al comunicato di Lorenzo Puzziferri, di Obiettivo Saronno.
“Leggo stupito di un esponente di ObiettivoSaronno che, dopo aver tradito ogni promessa fatta ai propri elettori, parla di scelta “coraggiosa”. Il ragazzo dice inoltre che Lega e Forza Italia pensano solo a screditare gli avversari. A 2 giorni dalle votazioni, non abbiamo certo bisogno di ribadire gli ottimi punti del nostro programma, ricordo a lui, invece, a proposito di chi pensa solo agli avversari, che nemmeno 10 giorni fa la sua candidata sindaco ha dichiarato di aver fatto “una campagna elettorale contro il centrodestra”.
Credono forse di essere stati originali in questa campagna elettorale, ma non sono i primi ad avere preso voti sparando a zero su ogni partito, né tantomeno sono i primi ad aver criticato in ogni modo la politica per poi tradire i loro principi in nome di un fine maggiore. Allora, poiché credo che dallo studio della storia si possa imparare molto, ho deciso di rispondere raccontandogli due storie.
Era la fine del 1944 quando Guglielmo Giannini fondò il Fronte dell’Uomo Qualunque, movimento politico basato principalmente sulla retorica dell’antipolitica. Criticando a prescindere praticamente ogni partito, aumentò rapidamente il proprio consenso.
Venne però il momento di governare e Giannini tradì le sue promesse cercando alleanze sia con il MSI sia con la DC, perdendo altrettanto rapidamente il consenso guadagnato negli anni passati.
Criticò assiduamente anche il partito comunista e Togliatti definendolo “verme, farabutto e falsario”. Ironia della sorte, poco prima di scomparire definitivamente dalla scena politica, tentò un’alleanza proprio con quest’ultimo.
Le somiglianze con il M5S, movimento contro i privilegi della “casta” e contro ogni logica politica, movimento che si schierò sia con la destra sia con la sinistra nel giro di due anni, movimento che dichiarò “mai col PD” per poi governare col PD, sono strabilianti.
Come dicevo all’inizio, la storia si ripete sempre, la storia è “magistra vitae”, e così a Saronno abbiamo avuto il privilegio di veder le tristi vicende nazionali di trasformismo reincarnate nelle spoglie di Novella Ciceroni e della sua lista Obiettivo Saronno.
Uno dei principali esponenti della loro lista, Luca Amadio, nel 2015 invitò a votare il centrodestra di Fagioli con lo scopo di realizzare “tutto quello che il PD non è riuscito ad ottenere nei suoi cinque anni di amministrazione”, per poi oggi supportare proprio la candidatura di Airoldi, che di quella giunta governata da Porro e da Amadio tanto criticata, era addirittura espressione, essendo stato presidente del consiglio comunale dal 2010 al 2015.
Abbiamo sentito Novella Ciceroni, seduta sul palco con gli altri candidati sindaci, tra cui Augusto Airoldi, chiedere ai cittadini di votarla per liberarsi “da chi non ha reso possibile lo sviluppo di Saronno negli ultimi 20 anni, e sono le persone sedute con me su questo palco”. Ha cambiato idea in fretta, perché in 10 giorni Airoldi è passato dall’aver bloccato lo sviluppo di Saronno ad essere il sindaco giusto per realizzare i punti del programma di Obiettivo Saronno.
Li abbiamo infine sentiti dire “non accettiamo per nulla la politica fatta di compromessi, di dettami partitici, di apparentamenti illogici”, “non ci serve la poltrona di sindaco… non ci serve la poltrona di assessore… a noi questa roba qua non ci interessa, alleanze, poltrone, non ci interessa niente”, “Obiettivo Saronno nasce come lista civica indipendente. La natura di Obiettivo Saronno è questa e nulla potrà far mutare il suo DNA. Da ciò si deduce che la nostra essenza non ci permette di essere la stampella di nessuno.” e, dulcis in fundo, “basta con la politica fatta di strategie di basso livello, con la formazione di liste che si dichiarano civiche e invece sono liste civetta coalizzate con i partiti nazionali”.
Sia chiaro, non ho nulla contro l’apparentamento in sé, perché in politica conta innanzitutto riuscire a contribuire concretamente e, come diceva Croce, “l’uomo politico si prefigge fini santi e opera attraverso i mezzi offertigli dalla politica”. Ciò che qui stride, e parecchio anche, è l’incoerenza e l’ipocrisia di chi ha per mesi proclamato orrore verso i metodi della politica e reclamato il proprio indipendentismo, per poi giocare con i mezzi della politica e apparentarsi proprio con un partito ed un sindaco che fino a poca prima criticava.
Vitia erunt donec homines, “ci saranno vizi finché ci saranno gli uomini”, diceva Tacito, nel senso che gli uomini non imparano mai dai propri errori. Io sono invece sicuro che i saronnesi, e soprattutto i giovani saronnesi, abbiano le idee chiare e che Domenica 4 Ottobre, al trasformismo e all’ipocrita retorica dell’antipolitica, preferiranno la concretezza del centrodestra.”
(in foto: Federico Marri e Alessandro Fagioli)
01102020