Vanzulli: “Ecco cosa ha fatto l’Amministrazione nella gestione della partecipate”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del vicesindaco Pierangela Vanzulli sulla gestione della partecipate.
Per quanto riguarda la mia delega alle Società partecipate posso riassumere l’operato di questi cinque anni con alcuni dei risultati ottenuti senza dimenticare la nostra partecipata di punta ovvero la Saronno Servizi con la quale abbiamo raggiunto ottimi risultati soprattutto dal lavoro di collaborazione fattiva e giornaliera con il presidente Alberto Canciani ed il direttore Giordano Romano, senza dimenticare Frigerio con cui ho lavorato direttamente per la parte tributi.
Ogni hanno abbiamo posto in essere il bilancio consolidato tra l’Ente Comune e tutte le Società che rientrano nel perimetro di consolidamento. Abbiamo redatto il Piano di Razionalizzazione straordinario seguendo i dettami della Legge Madia. Abbiamo poi redatto una nuova Convenzione con Saronno Servizi per gli aggi circa la riscossione dei tributi in più una Convenzione per la gestione delle multe e delle lampade votive.
Abbiamo deliberato per dare alla Saronno Servizi la progettazione di un parcheggio interrato in Via De Balaguer.
Abbiamo venduto una piccola quota di azioni della Saronno Servizi ad un altro Comune per ampliare l’attività della Società, parimenti in questi cinque anni la Società ha acquisito la gestione della piscina pubblica e della farmacia di Solbiate Olona.
Stiamo rivedendo tutte le convenzioni circa multe, riscossione tributi, Ztl, parcheggi, farmacie e riscossione coattiva. Abbiamo avviato un percorso finalizzato a far si che la Società Saronno Servizi posso gestire in proprio, anche in prospettiva futura in collaborazione con altri Comuni, il ramo calore.
Abbiamo poi finanziato, con la Saronno Servizi che li ha patrocinati, attraverso il Comitato Tutela Bambini in Ospedale, due progetti all’interno del Reparto Pediatria dei quali allora non abbiamo dato notizia perché il Covid ha sconvolto tutto. Il progetto prevedeva di rinnovare due spazi per favorire l’umanizzazione delle cure.
Uno riguardava la sala giochi che è un luogo fondamentale per garantire ai bambini ricoverati un ambiente sereno che li aiuti ad elaborare l’esperienza del ricovero. Il locale che la conteneva era piuttosto piccolo. Il progetto prevedeva di coprire le pareti con disegni che da una parte amplificano e dall’altra creano uno stimolo alla narrazione e al racconto, facendo volare l’immaginazione oltre i muri. La fantasia è infatti una medicina magica che aiuta i bambini a guarire giocando. L’altro è il nido dove vengono ospitati i neonati che nascono prematuri o con qualche difficoltà e necessitano di prolungare la degenza fisiologica del parto. Il nido , come scritto dalla Presidente Elida Franchi, era piuttosto spoglio e non così accogliente come invece dovrebbe essere. L’idea era di creare un locale che, attraverso immagini rilassanti, contenesse l’ansia dei genitori che hanno dovuto lasciar i loro piccoli in ospedale, in attesa di poterli portare a casa e iniziare la vita accanto a loro, come tanto desiderato. Il progetto, che ha raccolto il parere favorevole del Primario e della Caposala, è stato realizzato stampando su materiale idonei, delle opere artistiche per bambini, appositamente disegnate da due talenti dell’Accademia di Brera. Dopo gli interventi il nido da la sensazione di essere in un bosco incantato.
(foto archivio)