Parcometri accesi durante il lockdown: i 7 mila euro “non dovuti” resteranno a Saronno Servizi

SARONNO – Sono finiti nel bilancio di Saronno Servizi gli oltre 7 mila euro che i saronnesi hanno immotivatamente pagato, a colpi di monetine nei parcometri cittadini, durante il lockdown quando per effetto delle ordinanze del sindaco Alessandro Fagioli i parcheggi avrebbero dovuto essere gratuiti.
Il condizionale è d’obbligo perchè in realtà l’ex municipalizzata non ha spento i parcometri e così, come dimostrato dal consigliere comunale Francesco Banfi a colpi di scontrini, era possibile pagare e in molti l’hanno fatto anche perchè non c’erano cartelli che avvisavano che la sosta era gratuita.
Giovedì sera in consiglio comunale rispondendo proprio ad un’interpellanza del consigliere comunale indipendente Banfi il vicesindaco Pier Angela Vanzulli ha spiegato che malgrado il comunicato di Saronno Servizi disponibile anche sul sito comunale nessuno aveva chiesto il rimborso e quindi tutte le somme versate senza che fossero dovute sarebbero rimaste nel bilancio dell’ex municipalizzata “che comunque è per gran parte proprietà del Comune e quindi dei saronnesi”.
Una spiegazione che non ha convinto Banfi: “Come è possibile che in tre mesi Saronno Servizi non abbia avuto tempo di spegnere i parcometri – ha rimarcato riprendendo la motivazione addotta nella relazione della società – senza contare che per i rimborsi è stata scelta una procedura impegnativa e macchinosa che persino io mi sono rifiutato di seguirla per ottenere indietro i soldi degli scontrini dei miei test”.
12072020