Il misintese Stefano Bruno Galli indagato nel caso Fondi Lega

MISINTO – Il misintese assessore all’Autonomia e alla Cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli risulta indagato nell’inchiesta sui fondi della Lega, i famosi 49 milioni di rimborsi elettorali che avrebbe ottenuto ai danni del Parlamento tra il 2008 e il 2010 e che il movimento, da settembre, sta restituendo a rate allo Stato italiano. L’accusa ipotizzata nei confronti di Galli, in qualità di presidente dell’Associazione Maroni Presidente, sarebbe quella di riciclaggio. I militari della Guardia di Finanza hanno perquisito nella giornata di ieri uffici e domicili a Milano, Monza e Lecco alla ricerca di documenti utili alle indagini. Secondo gli inquirenti, parte dei 49 milioni sarebbero stati trasferiti in Lussemburgo e successivamente fatti rientrare in Italia. Il tutto attraverso i conti dell’associazione Maroni Presidente. Galli sarebbe indagato specificamente, come si legge nella nota ufficiale della procura di Genova: «Per aver compiuto operazioni su una parte delle somme di denaro provento dei reati ex art. 640 bis (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) commessi da Umberto Bossi e Francesco Belsito attraverso l’Associazione Maroni presidente». Le attività di perquisizione hanno riguardato anche le società Boniardi Grafiche Srl di Milano e Nembo Srl con sede a Monza che, secondo quanto reso noto dalla procura, hanno fornito servizio per le campagne elettorali del Carroccio.
11122019