Il Comune di Solaro scende in campo in difesa dell’ospedale di Rho

SOLARO – Il Comune di Solaro scende in campo in difesa dell’ospedale di Rho: “Regione Lombardia ha deciso – si legge in una nota comunale – Nonostante la petizione sottoscritta da più di 10 mila persone nel mese di ottobre, le rassicurazioni dell’assessore regionale Giulio Gallera e la lettera aperta dei genitori dei bambini prematuri nati e curati presso l’ospedale di Rho, il reparto di Terapia intensiva neonatale è stato declassato con una delibera dell’11 novembre scorso e potrà svolgere solo attività di terapia sub-intensiva. Di fatto, non potendo più svolgere tutta una serie di interventi e prestare assistenza ai neonati sotto il chilo e mezzo di peso, al reparto sono state interdette tutte le attività proprie di una “Tin” che quindi, in sostanza, non esisterà più”.
Rimane il rammarico per un centro che era fiore all’occhiello dell’ospedale di Rho, in grado di assistere tutti i neonati prematuri di ogni peso ed età gestazionale, ad eccezione di quelli con patologie specifiche o chirurgiche. La Tin di Rho è stata una delle prime ad essere istituite in Regione Lombardia, oltre 30 anni fà, ed è in fase di ristrutturazione architettonica e tecnologica, con finanziamenti già approvati. Difficile capire quale logica abbia mosso Regione Lombardia nel prendere questa decisione, se non quella della “razionalizzazione delle Ti in tutto il territorio regionale” e dei freddi numeri che non tengono però in alcun modo conto della realtà delle famiglie che si trovano a vivere la dolorosa esperienza di avere un bimbo ricoverato in una Tin per svariati mesi.
Su questo argomento la consigliera con delega all’infanzia, nonché capogruppo della lista Insieme per Solaro, Serena Nasta presenterà nel consiglio comunale di questa sera un ordine del giorno per riassumere la vicenda ed esprimere preoccupazione e contrarietà del gruppo consiliare rispetto alla decisione assunta dalla Regione.
(foto: una immagine storica dell’ospedale di Rho)
29112019