I tossici usano gli stagni come latrine: a rischio tritoni, rane e bisce

CERIANO LAGHETTO – “Questo è, o forse meglio dire era, il regno incontrastato del tritone crestato, della rana di Lataste e della spaventosa, ma innocua, natrice dal collare. Ora presso questa preziosa zona umida neanche gli esseri umani, normali, possono transitarci: il rischio che uno spacciatore magrebino con mannaia spunti fuori dai cespugli è concreto. Ora gli stagni ospitano i rifiuti e i bisogni fisiologici di pusher e tossicodipendenti”. Questo l’amaro commento del vicesindaco cerianese, Dante Cattaneo, dopo l’ultimo sopralluogo nelle “aree umide” del Parco delle Groane e nei boschi della zona con la polizia locale di Ceriano Laghetto ed agenti anche da Saronno.
“Che tristezza – prosegue Cattaneo – Ma ancor più triste è chi passa di qui e si volta dall’altra parte, facendo spallucce. Non appena il meteo migliorerà, torneremo noi a ripulire questa feccia”. In programma, appena il tempo lo consentirà, un intervento di radicale pulizia.
26112019