Ospedale, Airoldi: “Saronno resta marginale e deve accontentarsi delle briciole”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Augusto Airoldi in merito all’inaugurazione delle nuova risonanza magnetica.
Mercoledì mattina è stata inaugurata la nuova risonanza magnetica all’ospedale di Saronno, lungamente attesa. Bene!
Presenti, come s’usa in tali occasioni, una nutrita schiera di autorità: dall’assessore regionale alla sanità, Gallera a vari sindaci del territorio, al prevosto di Saronno, ad autorità militari, all’intera direzione strategica della Asst Valle Olona. Bene!
In sintesi si è trattato della sostituzione della vecchia Rnm, mal funzionante da tempo, con una nuova di penultima generazione. Un ospedale delle dimensioni di quello cittadino, dotato di un pronto soccorso molto attivo e di strutture dedicate all’emergenza-urgenza quali terapia intensiva e unità coronarica ha patito a lungo gravi disagi in attesa dell’acquisto. Disagi che, peraltro, proseguono, visti gli analoghi problemi causati dall’obsoleta Tac, della cui sostituzione non parla nessuno.
Così come tutto sembra tacere in merito alle nuove camere operatorie, alla ristrutturazione dei quattro piani della Medicina, al rifacimento dei laboratori (oggi incredibilmente collocati in un seminterrato antigienico e in spazi ristretti), alla modernizzazione della pediatria (oggi con stanze a 4 letti + mamme!). Inaugurazioni, tagli di nastro e discorsi di circostanza che forse non vedremo mai.
Del resto, se è vero che i 900.000 euro spesi per questo acquisto da Regione Lombardia per l’Ospedale di Saronno non sono, di per se, bruscolini, lo diventano se confrontati con le decine di milioni destinati ai nuovi ospedali di Garbagnate, Varese e Legnano a agli altrettanti che la Regione si appresta a spendere per il nuovo ospedale Busto-Gallarate.
Ha dichiarato l’assessore Gallera: “La nostra politica d’investimento rappresenta una scelta strategica fondamentale: negli ultimi tre anni abbiamo messo a disposizione mezzo miliardo di euro a livello regionale per rinnovare la dotazione infrastrutturale dei nostri presidi”.
Sarà vero, ma nelle strategie della sanità lombarda, Saronno resta marginale e ai saronnesi Regione Lombardia chiede di contentarsi delle briciole.
17102019