Ex asilo: report alla Soprintendenza per salvarlo

SARONNO – Il risultato di una dettagliata ricerca storica sullo stabile comunale di via Manzoni, che l’Amministrazione comunale vorrebbe vendere, è stata inviata al Segretariato Regionale per la Lombardia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo affinché possano essere effettuate le necessarie valutazioni per tutelare l’edificio. E’ il primo atto formale del comitato per la salvaguardia e la valorizzazione dell’immobile comunale ex asilo situato tra via Manzoni e via Roma nato quest’estate con la guida di Franco Casali e l’adesione di decine di saronnesi. L’obiettivo è quello di tutelare lo stabile ospitava fino a qualche mese fa gli uffici del distretto sanitario e che in passato è stato sede dell’asilo Vittorio Emanuele II.
L’edificio è di proprietà comunale ma nel documento di programmazione il Comune ha reso noto di volerlo vendere. Il comitato “si prefigge – ha spiegato ieri mattina in una presentazione ufficiale Franco Casali – di promuovere, sino al suo ottenimento, il vincolo d’”interesse culturale” sul compendio immobiliare di proprietà comunale tra via Roma e via Manzoni già sede dell’asilo Vittorio Emanuele II, ufficialmente operativo sin dal 1910 quale asilo per i figli dei contadini poveri di Saronno”. Il gruppo si subito messo all’opera per “promuovere ogni iniziativa per vincolare, tutelare e valorizzare l’ex Asl, e relative pertinenze, prevenendo eventuali demolizioni totali, sia nel caso l’immobile restasse di proprietà pubblica, sia nel caso lo stesso fosse alienato a terzi, collaborando a tal fine con l’Amministrazione comunale”. Non a caso tra i primi atti del comitato c’è stata l’invio alla Soprintendenza e al Ministero di quanto ricostruito sulla storia dell’edificio.
“A Saronno – conclude Casali – sono rimasti pochi edifici pubblici di un certo valore architettonico e ricchi di memorie storiche. Anziché vendere questa bella struttura, posta in pieno centro e vicina a Villa Gianetti e Palazzo Visconti a cui potrebbe essere collegata, sarebbe opportuno valorizzarla e farne un uso condiviso per la cittadinanza e le associazioni”.
17092019