Ospedale: alcuni addetti alle pulizie rinunciano al posto. Direzione: “Monitoreremo”

SARONNO – Uno stretto controllo dei vertici dell’ospedale per evitare che oltre a subire la riduzione oraria il personale addetto alle pulizie del plessi di Saronno e Busto Arsizio finisca anche per pagare il conto della minor qualità del servizio con azioni disciplinari.
E’ quello che ha ottenuto stamattina il Cub Cobas con l’incontro con i vertici dell’azienda ospedaliera guidati dal direttore generale Eugenio Porfido. All’incontro ha partecipato una delegazione di lavoratori e Eugenio Busellato che fa il punto della situazione: “Gli addetti delle pulizie degli ospedali di Busto Arsizio e Saronno hanno firmato, con riserva, il nuovo contratto di lavoro che prevede una riduzione del 20% delle ore. Alcuni hanno rinunciato per cercare un’opportunità migliore ma per chi è rimasto l’incontro con i vertici aziendali è stato importante per spiegare che le ripercussioni delle scelte della società che ha vinto l’appalto non dovranno ricadere sui lavoratori”.
Ieri mattina durante l’incontro una rappresentanza di lavoratori ha organizzato un presidio davanti all’ospedale bustocco. “Nell’incontro abbiamo innanzitutto parlato delle criticità di questo nuovo contratto – spiega Busellato delegato Cobas Cub – dalle difficoltà delle famiglie dei lavoratori a fronteggiare una simile riduzione di stipendio a quella di garantire la stessa qualità di servizio fermo restando gli stessi spazi da pulire a fronte di una riduzione di un quinto dell’orario”.
Dal direttore generale Porfido è arrivata una proposta apprezzata da sindacato e lavoratori: “Un monitoraggio per i prossimi mesi per vedere congiuntamente criticità e difficoltà in modo da agire in modo tempestivo”. Ma non solo: “Ci premeva mettere in chiaro che eventuali disservizi derivanti dalla riduzione oraria non dovranno essere scaricati con provvedimenti disciplinari sui lavoratori”.
Cosa succederà ora? “Sicuramente la transizione non sarà semplice. Diversi lavoratori hanno rinunciato al posto e chi è rimasto lavorerà ore in più solo se autorizzato. Vediamo come si evolverà la situazione ma siamo ovviamente pronti a nuovi presidi e proteste e anche allo sciopero se non si metteranno i lavoratori nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro in modo efficace”.
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17072019