Francesco Banfi invita Lambrenedetto: “Benvenuti a Saron-no-Swiss”

SARONNO – Francesco Banfi invita a Saronno Lambrenedetto XVI, popolare personaggio del web, e “fustigatore” delle magagne che si registrano in paesi e città. “Quando ho appreso del nuovo comunicato leghista ho pensato subito alle parole che l’assessore Dario Lonardoni mi ha rivolto nell’ultimo consiglio comunale: “Consigliere Banfi, a lei piacciono le storielle”. In effetti devo dire che un comunicato della Lega m’è piaciuto tantissimo: Saronno novella Svizzera. Da ora la chiamerò con un contratto No-Swiss. Chiaramente per fare prima” rimarca il consigliere comunale indipendente.
Prosegue Banfi: “Tra i miei personaggi preferiti Lambrenedetto XVI: su Facebook confronta l’Italia con gli Stati esteri, spessissimo con la Svizzera. Rammento di una volta in cui aveva fatto il raffronto tra Chiasso e Monte Olimpino: poche centinaia di metri e si passava da Chiasso, tutto ordinato, asfalto perfetto, tombini a livello… a strade che potevano ingannare l’occhio esperto facendolo confondere con una strada svizzera solo perchè simili al groviera. Ovviamente il Lambre colpiva. Sì beh, certo, Lambre: è facile pensare ad una città pulita perchè senza rifiuti per starda, ma in realtà quello dipende direttamente dal livello di civiltà dei cittadini della No-Swiss. Ciascuno di noi deve fare prima di tutto ammenda. Sarebbe infatti troppo facile parlare di No-Swiss e rifiuti per strada. Quindi concordo pienamente con il consigliere leghista Angelo Veronesi: da piazza Libertà, in cui ormai l’erba tra le pietre si farebbe prima a seminarla così da ricordare i campi erbosi No-Swiss, passeggiamo per corso Italia, la via centrale, e non guardiamo per terra ma osserviamo il livello di pulizia No-Swiss dei muri raggiunto grazie all’Amministrazione Fagioli”.
Ancora Banfi: “Giungiamo al termine della parte pedonale della via principale separata dalla parte carrabile da una fioriera talmente mobile da essersi assentata da luglio 2018. Non si sa più dov’è andata la fioriera No-Swiss. Attraversiamo l’incrocio con via Carcano sulle nuovissime strisce pedonali fatte sulla colata di asfalto che ricopre i sampietrini. Più o meno ovunque ma altrove – non certo nella No-Swiss! – sarebbe vista come un elemento deturpante. Per noi abitanti della No-Swiss invece è senza alcun dubbio un elemento tecnologico superiore, pulito, segno di buona amministrazione. Poi il nero, si sa, va su tutto e non passa mai di moda. La sensazione di essere in No-Swiss ti pervade appieno ovunque vai: dal centro alla periferia, infatti, coltivazione di erbe ubicate persino a bordo marciapiede stanno per essere raccolte per fare le famose caramelle balsamiche No-Swiss. In effetti, dopo questo veloce giretto in No-Swiss, l’unica cosa che mi fa ricordare di essere a Saronno sono i tombini: non sono a livello! Ha ragione uno dei miei eroi, il Lambre: tombini a livello! Beh, leghisti, grazie per questo giro in No-Swiss! Ma mi raccomando, come dice Lambrenedetto: tombini a livello!”
16052019