Mozione di sfiducia, Banfi: “La Lega ha garantito il rispetto di regole inesistenti”

SARONNO – “A leggere le esternazioni leghiste viene da chiedersi come abbia potuto la città di Saronno essere edificata e proseguire la propria storia visto che solo il sindaco e il presidente Fagioli hanno l’uno attributi e l’altro intransigenza necessarie”.
Dopo il consigliere comunale Franco Casali anche l’ex assessore Francesco Banfi replica alle dure esternazioni della Lega in merito alla mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli che sarà discussa giovedì 28 marzo in Sala Vanelli.
“Ma stringiamo fuoco proprio sull’intransigenza e la completa mancanza di elasticità che traspaiono, copiose, dalla gestione del consiglio comunale aperto e che hanno portato alla mozione di sfiducia costruttiva: si ha l’incipit con la polizia locale presente in buon numero arruolata da chi ha attributi per fronteggiare gli applausi di inermi ed educati cittadini; si prosegue con il dibattito, non tra i soli “addetti ai lavori”, che qualche applauso può permetterlo in special modo se educato e breve poichè volto solo a sottolineare condivisione dell’intervento. Rumoreggiamenti sono occorsi, contenuti, solo quando il sindaco con gli attributi e protetto dalla forza pubblica ha gratuitamente additato e classificato le persone, cercando di delegittimare le posizioni dei cittadini. Fino a quel momento e persino dopo non si sono avute sbavature nè difficoltà nel gestire la seduta. Dopo un intervento e il breve applauso che, come testimoniano i video, non ha disturbato la seduta, ecco l’applicazione di un fantomatico articolo del regolamento del consiglio comunale rimasto nella penna d’oca leghista e mai vergato – dunque mai sottoposto al voto del consiglio – che citerebbe: “il presidente può far scegliere qualcuno perchè venga sbattuto fuori”.
La Lega è quindi monumentalmente riuscita a garantire il rispetto di regole inesistenti. Per quanto riguarda il rispetto delle regole fondamentali poichè democratiche, quali ad esempio il concetto di “seduta pubblica”, lo garantirà qualcun altro, per esempio gli attuali consiglieri di minoranza.
26032019