Festa del Voto, don Armando punta sul costo della verità “tra vaccini e immigrazione”

SARONNO – Santuario gremito e tante autorità per la tradizionale Festa del Voto che ha visto i saronnesi rinnovare il voto perenne fatto alla Beata Vergine dei Miracoli nel 1577.
“Siete qui non come fedeli – ha esordito il prevosto nella sua omelia – ma come cittadini perchè il Voto è un impegno con la Beata Vergine dei Miracoli che ha preso la città impegnando i cittadini“. Monsignor Armando Cattaneo ha poi proseguito: “La verità rende liberi. Quando sono stati inventati i vaccini era una grande conquista e oggi c’è chi non li vuole. Ma questo non è la libertà, non è la verità. Oggi si fa fatica ad apprezzare la verità, perché costa. È costata anche a Gesù che è finito in croce”.
E ancora: “È giusto chiedere agli altri di dire la verità ed è giusto pretenderla da noi stessi. Vale per tutti anche per le autorità. Per me come parroco ma anche per il sindaco direi che è uguale. La verità è partecipare è testimoniare. Come ci ha raccontato settimana Domenico Quirico che per raccontare la verità della guerra e degli sbarchi è andato a viverle perchè il suo racconto fosse vero. Per vivere quelle difficoltà e raccontare la verità. Ci sono persone che hanno sacrificato la vita per la verità. Del resto la nostra società è innamorata della verità che ci aiuta a stare dalla parte del più debole. È sempre così perché la verità è Dio”.
Il pomeriggio è iniziato alle 15 con la processione dalla chiesa di San Francesco aperta dalla banda e dalle associazioni di volontariato che operano in città dall’Unitalsi all’Avis. A completare il corteo le autorità civili e militari e tantissimi fedeli.
Al termine della messa in Santuario quando si è rinnovato il rito della consegna delle candele il concerto della banda cittadina.
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24032019