“Bambina è stata un dono per Saronno e continuerà a intercedere per il bene della città”

SARONNO – Autorità politiche di oggi e di ieri, esponenti della Cisl e delle Acli, dipendenti comunali e della Focris ma soprattutto tanti saronnesi hanno gremito ieri mattina il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli per non mancare all’ultimo saluto a Bambina Basilico l’85enne scomparsa lo scorso 31 ottobre dopo aver a lungo lottato con la malattia.
“Se ripensiamo alle beatitudini, lettura di ieri del Vangelo – ha esordito il prevosto don Armando Cattaneo – ne possiamo riconoscere molte in Bambina”. E del resto anche l’ex prevosto Angelo Centemeri nell’omelia ha ricordato con intensità la figura della saronnese: “Non siamo qui per tessere il panegirico di Bambina Basilico. Anche perchè il suo panegirico siete voi che siete venuti qui per darle l’ultimo saluto”. Centemeri ha quindi raccontato del suo impegno nel lavoro alla Lus, quello nel patronato della Cisl (presente con una delegazione sull’altare accanto al gonfalone della città listato a lutto), l’attività per le Acli ma anche quella per il Comune quando ha ricoperto l’incarico di assessore e di consigliere comunale.
“Noi di Saronno – ha concluso Centemeri – non possiamo non ringraziare il Signore per aver messo sul nostro cammino, una donna come Bambina Basilico che ora implora il Signore perché la pace discenda su questa città e su quanti come lei lavorano con dedizione per il bene comune”.
Al termine della messa il toccante ricordo, letto da una nipote, e scritto dall’ex sindaco Angelo Tettamanzi che, pur impossibilitato a partecipare al funerale in Santuario, non ha voluto far mancare un proprio omaggio. L’ex primo cittadino che aveva lavorato in Giunta con Bambina Basilico ne ha tratteggiato la figura partendo dall’impegno passando alle sue passioni (come quella che portato alla nascita della Banca del Tempo) ma anche piccoli dettagli “come la borsa che aveva sempre a tracolla, il passo leggero nei corridoi del municipio e quando inseriva nella presentazione della delibere un intercalare in dialetto”. Ed ha concluso: “Ti ricordo mentre spingevi la carrozzina di tua sorella. E’ un po’ il simbolo di come hai vissuto: mettendoti al servizio di chi aveva bisogno. Se il senso della vita è amare devi d’essere ben contenta perché hai tanto amato”.
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04112018