Campo nomadi, Fagioli: “Stiamo lavorando per dare un alloggio a queste famiglie. Ne hanno diritto”

SARONNO – GERENZANO Nella consueta intervista dell’ultimo sabato del mese a Radiorizzonti, la radio comunitaria di piazza Libertà, il sindaco Alessandro Fagioli torna, dopo mesi di silenzio, sullo sdoppiamento del campo nomadi di via Deledda.
La vicenda è nota: nel mese di aprile in consiglio comunale è stata approvata una determina per spostare 4 piazzole dei nomadi stanziali di via Deledda in un’area verde di via Grandi. C’è stata una forte presa di posizione del quartiere, al confine con Gerenzano, che ha chiesto all’Amministrazione di trovare una soluzione alternative per difficoltà viabilisti e logistiche nel realizzare il trasferimento. Dopo aver ottenuto al sospensione dei lavori i residenti hanno presentato ricorso al Tar contro il provvedimento. Nell’ultimo incontro nel mese di luglio il sindaco Fagioli non si è presentato lasciando intervenire l’assessore all’Urbanistica Lucia Castelli che al momento non ha ancora fornito risposte alle ultime richieste del comitato “Uniti per Grande e Battisti” formato dai residenti del quartiere.
“E’ un tema su cui stiamo lavorando per trovare delle soluzioni che non vadano ad infastidire nessuno. C’è da dire che questo tema è la dimostrazione di come le politiche d’integrazione portate avanti in questi anni non hanno funzionato. Ormai abbiamo queste famiglie che sono cittadine italiane da almeno un secolo, forse sono qui anche dal Cinquecento non dico a Saronno ma almeno sul territorio italiano. Le ultime residenze sono state assegnate ad inizio anni Novanta quindi ci sono segnalazioni dall’anagrafe che ci sono persone già nate a Saronno negli anni Quaranta e famiglie che sono qui da inizio Novecento. Questa situazione che si è creata dimostra che le politiche di integrazione sono state fallimentari. La soluzione mitigata che si era trovata e che era stata votata in consiglio comunale senza contrari ma solo con qualche astenuto ai cittadini non è piaciuta quindi vuol dire che queste famiglie ancora non sono identificate come parte integrante del tessuto sociale saronnese”.
E conclude: “Sto cercando soluzioni alternative che permettano di poter compiere quell’operazione che il consiglio comunale ha votato di mettere all’asta in vendita quell’area (delle 4 piazzole di via Deledda ndr), poter completare i lavori della ciclopedonale, del sentiero sull’argine del torrente Lura e costruire il ponticello per completare il collegamento e per dare un alloggio a queste famiglie che sono famiglie italiane e residenti a Saronno hanno diritto all’alloggio come tutti gli altri cittadini saronnesi”.
(foto archivio)
03102018