Tu@Saronno: “Dai profughi al Telos, Lega sempre in cerca di qualcuno da incolpare”

Dopo un 25 aprile celebrato in sordina in una mezz’ora, con le sole “onoranze ai monumenti con deposizione di corone d’alloro”, senza corteo e senza partecipazione dei cittadini, dopo le numerose volte in cui il sindaco Alessadro Fagioli in consiglio comunale o altre manifestazioni pubbliche ha indossato la cravatta verde o nera in luogo della fascia tricolore, arriva l’apoteosi del sindaco-pensiero-leghista: cancellate le celebrazioni per la Festa della Repubblica del 2 giugno.
Ennesimo passo verso l’isolamento in cui sta inesorabilmente precipitando la Lega saronnese, come dimostrano gli scricchiolii in maggioranza arrivati per bocca del consigliere di Fratelli d’Italia, Alfonso Indelicato, indispettito per una decisione di cui era all’oscuro. Paradossale, poi, cercare di scaricare sugli anarchici del Telos una scelta che è tutta politica: uno scaricabarile che fa parte del dna della Lega, sempre pronta a scagliarsi contro i meridionali prima e contro gli stranieri oggi, come dimostra il consenso che Matteo Salvini raccoglie incolpando i migranti per qualsiasi problema riguardi il nostro paese. Ma pare che la ricetta leghista, quando arrivano nei posti in cui si può decidere cosa fare, sia semplicemente tirare i remi in barca.
Al sindaco non piace evidentemente identificarsi con la Repubblica italiana, anzi la disdegna. Spicca invece la sua presenza ai falò e feste a base di cibarie tradizionali lumbard. Peccato che Fagioli debba fare il sindaco di tutti, anche dei moltissimi che non hanno votato Lega a Saronno. E dei molti che l’hanno votata pentendosene oggi amaramente.
01062017