25 novembre, anche Giulia Cecchettin sul muro delle bambole della scuola media di Solaro
SOLARO – Il muro delle bambole, installato presso la scuola secondaria di primo grado L. Pirandello, è il cuore dell’iniziativa promossa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre. Un evento che ha coinvolto studenti, docenti e l’intera comunità solarese, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema del femminicidio e della violenza di genere.
L’installazione, una griglia metallica su cui appendere bambole, si ispira a una tradizione indiana secondo cui ogni bambola rappresenta una donna vittima di violenza, un simbolo di denuncia che invita al cambiamento. Questa iniziativa prende spunto dal celebre “Wall of Dolls” di Milano, nato nel 2014 grazie all’artista Jo Squillo, diventato un modello internazionale di sensibilizzazione. Tra le immagini scelte anche quella di Giulia Cecchettin uccisa dall’ex fidanzato un anno fa.
All’interno della scuola, dal 18 al 25 novembre, è stata allestita una mostra che ha coinvolto le classi terze in un percorso artistico ed educativo. Disegni, opere e installazioni realizzate dagli studenti raccontano la drammatica attualità della violenza di genere, utilizzando il linguaggio visivo per denunciare e riflettere. Un’installazione, posizionata anche all’ingresso della scuola, ha reso il messaggio visibile a tutti, invitando la comunità a contribuire appendendo una bambola, per non lasciare che il silenzio prevalga su un tema tanto cruciale.
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