Sparatoria, sindaco Airoldi: “Chiederò la presenza dell’esercito, chissà che lo Stato si attivi per Saronno”
SARONNO – E’ determinato il sindaco Augusto Airoldi nel commentare quanto avvenuto stamattina, mercoledì 13 novembre, a Saronno dove un moneytransfert è stato rapinato in una scena da film con spari, auto in fuga e l’uomo un 37enne rimasto sul marciapiede sanguinante.
“E’ la seconda sparatoria in poche settimane” esordisce il primo cittadino al lavoro in Municipio che fa riferimento al delitto avvenuto lo scorso 27 ottobre in un cortile in via Varese dove un 46enne ucraino è stato raggiunto da due proiettili sparati da un albanese che si è allontanato lasciandolo morto davanti ad una porta.
“Nell’ultimo tavolo del comitato sicurezza tutti i sindaci delle principali città della provincia di Varese hanno espresso preoccupazione per il peggioramento della situazione sul fronte sicurezza. Il Questore ha risposto che le statistiche non fotografano questo fenomeno. Se le statistiche non lo mostrano vuol dire, secondo me, che non sono significative per affrontare il problema”.
Airoldi va però oltre: “Da un anno con il supporto del Prefetto attendiamo la risposta sull’attivazione di un presidio di Polfer in stazione a Saronno. Il ministero dell’Interno non ci ha ancora risposto su un’istanza che serve per dare alla città un supporto che anche il prefetto ha ritenuto necessario. A questo punto non mi resta che chiedere la presenza dell’esercito. E’ evidente come lo Stato e le istituzioni a Roma non abbiamo risposto alle necessità della nostra città chissà che, malgrado il silenzio del ministero dell’Interno sia più tempestivo quello della Difesa”.
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