La tragedia di Matilde. Monti: “Non fiori ma piste più sicure”

LAZZATE – “Non fiori ma piste più sicure. Sono molto d’accordo con le parole del padre di Matilde Lorenzi. Non si può ridurre tutto a semplice “fatalità”, come sostenuto da più parti, sarebbe un atteggiamento autoassolutorio. Bisogna lavorare per aumentare la sicurezza, come accaduto in F1, Offshore, rally e tante altre discipline intrinsecamente più pericolose di altre”. Così Andrea Monti, sindaco di Lazzate ed esponente della Lega.
Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino italiano, è tragicamente scomparsa a soli 19 anni a seguito di un incidente durante un allenamento in Val Senales, Alto Adige. L’incidente è avvenuto il 28 ottobre 2024 sulla pista Grawand G1, situata a 3.100 metri di altitudine. Matilde stava completando un allenamento con la squadra C della nazionale italiana, quando ha perso il controllo ed è caduta violentemente. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto all’ospedale di Bolzano, le sue ferite si sono rivelate fatali, e la giovane è deceduta il giorno seguente. Nata in Piemonte e cresciuta sciisticamente sulle piste del Sestriere, Matilde era già un talento emergente dello sci italiano, avendo conquistato riconoscimenti nazionali, inclusi titoli ai campionati italiani. La sua scomparsa ha colpito profondamente la comunità sportiva e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle piste di allenamento per atleti professionisti. La famiglia ha chiesto donazioni per migliorare le misure di sicurezza sulle piste, rendendo questo tragico evento un’occasione per promuovere la prevenzione e protezione degli sportivi in ambienti estremi.
31102024