Saronno, chiesa stracolma di fedeli al Prealpi per la prima messa di don Andrea
SARONNO – Domenica 6 ottobre, nella chiesa della Sacra Famiglia, ha fatto il suo ingresso ufficiale don Andrea Rabassini, nuovo vicario della comunità pastorale Crocifisso Risorto e responsabile della parrocchia del Prealpi.
Il nuovo prevosto di Saronno, don Giuseppe Marinoni, all’inizio della celebrazione, avvenuta dopo la processione partita dalla chiesa di sant’Antonio, gli ha rivolto un messaggio di benvenuto: “Caro don Andrea, sei qui a lavorare nella nostra comunità pastorale. Che bello iniziare il ministero con la lettura del vangelo del padre buono. Vai, don Andrea, é il Signore che ti chiama e ti segue con gioia. Insegna a tutti a seguire il Signore nostro Salvatore”.
Durante la sua omelia, don Andrea, ha evidenziato che “il secondo giovedì di ottobre si festeggia la giornata mondiale della vista con l’obiettivo di prenderci cura dei nostri occhi.
La parabola di oggi mi ha fatto pensare ciò: nel finale il padrone di casa chiede ai lavoratori il perché non possa fare delle sue cose quello che vuole. Nel testo greco c’è scritto il tuo occhio è cattivo perché io sono buono. Questo vuol dire che legge in maniera distorta la realtà. Tutto dipende da come guardo. É brutto quando la bontà di Dio ha come nostra risposta l’essere cattivi. A prima vista, la pagina del Vangelo è ingiusta: c’è chi lavora tanto e chi poco ma la paga è la stessa.
La bontà di Dio ci dà fastidio. Quando il padrone di casa esce al mattino e prende i lavoratori con loro fa un accordo. Con gli altri non lo fa ma gli dice ti darò cosa è giusto. Che idea di giustizia abbiamo? Tutti ci aspettiamo un finale diverso per il pagamento. Ma questa non è la giustizia di Dio. Dobbiamo capire cos’è il denaro di Dio: questo denaro è tutto ciò che ci serve per vivere, l’amore di Dio. Se ci dà tutto quello che ci serve per vivere, cosa ci serve d’altro? Se comincio a pretendere qualcosa di più, se non apprezzo il dono di Dio, mi incattivisco, provo invidia, vivo male e mi convinco che merito di più. Per meritarmi di più penso di dover fare di più. Non mi accorgo che l’amore di Dio è gratis. Questa pagina di Vangelo ci dice di guardare l’amore di Dio, di essere al servizio di Dio, di stare tutto il tempo con lui: é questa la nostra paga”.
Don Andrea ha concluso la sua omelia evidenziando che “quelli della sera erano lavoratori incapaci, non scelti da nessuno. Il padrone non si preoccupa di mettersi d’accordo e loro non ci pensano a mettersi d’accordo per una paga perché sono felici di essere stati chiamati. Loro non sono stati chiamati o scelti, non hanno meriti particolari ma sono ben voluti da Dio. La giornata della vista ci porta a guardare la nostra vita in modo diverso per apprezzare l’amore di Dio, che ci vuole bene così, non dobbiamo meritare il suo amore ma ce lo regala. Il premio è di averlo con noi, di averlo al nostro fianco e di saperlo riconoscere al nostro fianco.
Guarendo il nostro sguardo saremo capaci di essere riconoscenti e di dire grazie”.
Durante la celebrazione si è svolto anche il mandato educativo degli educatori.
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