Sicurezza a Saronno, Ob Sar contro “le favole della giunta eco-chic. Molto si poteva fare e non si è fatto”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno, lista civica indipendente, inerente al dibattito sulla sicurezza in corso in città.
“Quando finiranno i due sindaci di Saronno – quello eletto ufficialmente – ed il sindaco-ombra, che con il suo voto tiene in scacco l’ intera amministrazione – di raccontare favole ai saronnesi?
La città ha da anni un notorio e crescente problema di sicurezza, che però l’attuale amministrazione ha sempre cercato di nascondere – come lo sporco sotto il tappeto – semplicemente negando che esistesse. Noi di Obiettivo Saronno ricordiamo bene la prima volta in cui abbiamo capito davvero l’aria che tirava nell’amministrazione Airoldi: poco dopo averlo sostenuto al ballottaggio, siamo usciti con un nostro comunicato stampa sulla situazione della sicurezza a Saronno, per noi una priorità, che avevamo approfondito con varie proposte (tra cui un presidio fisso di Pubblica sicurezza in stazione) nel nostro programma elettorale. Siamo stati subito convocati per essere richiamati all’ordine: la sicurezza era un tema da non toccare e non dovevamo permetterci di parlarne senza prima sottoporre l’argomento all’ “ufficio veline”, che si occupa di propagandare la “verità”.
Questa verità prevedeva che nelle versioni ufficiali il tema sicurezza non esistesse, in quanto tema di appartenenza dei partiti di destra. La giunta eco-chic di Airoldi non poteva abbassarsi al livello della vita reale dei saronnesi, alle prese quotidianamente con spaccio alla luce del sole, furti, accoltellamenti e rapine in pieno centro, palestre e scuole in cui entrano senzatetto a rubare e dormire e via dicendo, perché la declinazione airoldiana della vita saronnese si culla con piste ciclabili, festival della filosofia, opere d’arte No war costate 30.000 euro ed altre simili amenità.
Obiettivo Saronno non è un partito e non si schiera su questioni ideologiche: semplicemente ha sempre reputato che la sicurezza sia la base fondamentale per poter vivere la città. Il risultato di voler ignorare questo tema lo abbiamo tutti sotto gli occhi: degrado ed una microcriminalità mai viste, neanche fossimo alla Comasina degli anni ’70.
Adesso – dopo 4 anni di nulla – il sindaco che è anche Assessore alla Sicurezza, ma non ha mai ritenuto doveroso convocare la Commissione sicurezza – esce con un fantomatico “Piano sicurezza” raffazzonato alla bell’e meglio nel caldo agosto saronnese, senza un minimo di coinvolgimento delle forze di opposizione, a cui però ha il coraggio di chiedere collaborazione.
Il piano è in primis un’ammissione della colpevole inerzia di tutta l’amministrazione: se qualcosa si inizia a fare è evidente che si poteva agire ben prima. Invece da mesi sentiamo il mantra – ripetuto anche all’infinito in un noto gruppo social cittadino (dove i politici d’opposizione vengono censurati) da due consiglieri tuttologi che il sindaco non poteva fare niente. Molto poteva fare il sindaco e da subito. Invece per mesi abbiamo letto i suddetti consiglieri ripetere che la criminalità si gestiva con l’ inclusione e non con la deterrenza ed il controllo capillare del territorio, e che tutti i cittadini dovevano essere pronti a trasformarsi in assistenti sociali seduta stante davanti ad atti criminosi.
Obiettivo Saronno – nel consiglio comunale del 25 Giugno – aveva presentato un emendamento ad una mozione della maggioranza sulla richiesta di presidio Polizia Ferroviaria, in cui si invitava il sindaco a fare esattamente quello che dice di voler fare adesso (tra l’altro, la teoria è una cosa, la messa in pratica è ancora tutta da vedere): l’emendamento è stato però bocciato dagli stessi consiglieri che adesso si presentano come paladini della sicurezza. L’apoteosi della beffa ai saronnesi però si raggiunge quando un consigliere comunale dell’ Amministrazione in carica – invece di usare tutti gli strumenti politici a propria disposizione – lancia una petizione on -line per chiedere l’apertura di un presidio della polizia ferroviaria nella Stazione di Saronno.
Invitiamo ancora una volta i saronnesi a non farsi prendere in giro da queste mosse esclusivamente propagandistiche e di facciata. La verità è che la situazione saronnese è molto grave e complessa da recuperare, perché nulla è stato fatto di quanto poteva essere fatto subito, ascoltando le voci dei cittadini e delle opposizioni in consiglio comunale. Ancora una volta invitiamo il sindaco ed Assessore alla Sicurezza Airoldi a convocare con urgenza la Commissione Sicurezza prima di dare le sue dimissioni per manifesta incapacità di gestire la città e garantire la dovuta vivibilità ai saronnesi che – purtroppo , come noi – avevano creduto in lui.
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