Saronno, ricorso al Tar dei residenti contro l’antenna per la telefonia di via Venezia.
SARONNO – “Un ricorso al Tar come primo ulteriore passo a tutela della nostra salute; da settembre poi ci saranno altre iniziative istituzionali. Siamo determinati ad andare fino in fondo”
E’ il passaggio cruciale della nota diffusa nelle ultime ore dal comitato di cittadino che sta lottando contro l’antenna delle telefonia in via Venezia.
Dell’intervento si è parlato molto a partire dal mese di aprile di quando i residenti hanno notato l’apertura del cantiere e poi si sono mobilitati per raccogliere informazioni, documenti e dati sulla nuova stazione radio base.
“In questi giorni – spiegano – sono ripresi i lavori per l´installazione della Stazione Radio Base in via Venezia”. Contro l’arrivo dell’antenna i residenti hanno realizzato una raccolta firme con 300 adesioni tutte protocollate in comune
“Lo scorso 6 giugno il sindaco Augusto Airoldi e l’assessore all’Ambiente Franco Casali avevano risposto alla nostra petizione informando anche gli organi di stampa. La risposta è stata un elenco freddo e distaccato, burocratico; il primo cittadino e il delegato della giunta alla materia non hanno avvertito l’esigenza di confrontarsi con i rappresentanti degli oltre 300 cittadini
(elettori) che hanno sottoscritto la petizione, ma si sono nascosti dietro una letterina dallo
stile impersonale della burocrazia. La cosa ci ha fatto veramente male ed ha evidenziato lo
scollamento totale tra questa amministrazione e i suoi cittadini”
Ma non solo: “Nessun accenno alla disponibilità di venire in via Venezia per parlare con i
cittadini e “ammirare” lo scempio che è stato eretto. Nessuna nota di rammarico per quanto stiamo subendo e nessun gesto di solidarietà verso i 312 cittadini che hanno firmato la petizione, anzi Airoldi e Casali ci hanno tenuto a precisare che “non tutti i cittadini esprimono i medesimi timori circa la nocività di questi impianti”.
Per i residenti la situazione non è cambiata: “A noi di via Venezia e zone limitrofe, invece, questa antenna preoccupa parecchio. Forse non lo sanno, ma i Comuni che si stanno opponendo in via precauzionale alle SRB sono sempre più numerosi, proprio perché chiedono di avere informazioni scientifiche certe sui possibili danni alla salute visto che in base agli studi attuali non possono essere esclusi a priori”
L’amarezza dei residenti riguarda anche la scarsa per non dire assente comunicazione: “All´assessore Casali chiediamo di andare a riascoltare la registrazione del consiglio
comunale del 29 settembre 2022. In sede di approvazione del piano “individuazione delle
aree per l´installazione di impianti per le telecomunicazioni” (peraltro non votato
dall´opposizione in quanto privata della possibilità di esaminare e approfondire detto piano
in quanto presentato in commissione solo il giorno precedente alla delibera), l´assessore
Casali pronunciava la seguente frase: “e deve essere data opportuna pubblicità ai singoli piani di localizzazioni e quindi i cittadini hanno possibilità di verificare”. E ancora: nella delibera si legge al punto 5: “di dare contestualmente opportuna pubblicità ai singoli piani di localizzazione inoltrati da diversi operatori nel campo della telefonia”. Quale pubblicità è stata fatta Assessore Casali? Domanda: come dovrebbero informarsi i cittadini? Passando le proprie giornate a leggere quanto viene pubblicato sull´albo pretorio per venire a conoscenza di questi impianti? Non sarebbe invece più opportuno informare i cittadini anche attraverso organi di stampa, soprattutto i cittadini direttamente coinvolti dalla presenza delle SRB nelle vicinanze delle loro abitazioni?”.
La chiosa è dura: “L’iter burocratico della pratica di via Venezia è durato oltre 4 mesi e in questi quattro mesi non siamo stati informati. Preso atto del disimpegno di questa amministrazione ci siamo visti costretti a presentare un ricorso al TAR come primo ulteriore passo a tutela della nostra salute; da settembre poi ci saranno altre iniziative istituzionali. Siamo determinati ad andare fino in fondo”
E non solo: “Inoltre rimaniamo in attesa di vedere, quanto prima, pubblicati i risultati della campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici di tutti gli impianti presenti sul territorio cittadino, come citato dall´assessore Franco Casali e dal sindaco Augusto Airoldi nella loro risposta del 6 giugno”.
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