Striscia a Saronno, Con Saronno e Marta Gilli: “Approccio concreto per la sicurezza: non polemiche ma collaborazione”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Con Saronno-Lista Civica di Centro – L’Italia c’è” e la consigliera indipendente Marta Gilli in merito al tema della Sicurezza in città finito sotto i riflettori dopo gli ultimi fatti avvenuti in città e il servizio di Striscia la notizia dedicato allo spaccio, ai furti e ai borseggi a Saronno.
Con Saronno-Lista Civica di Centro – L’Italia c’è” e la consigliera indipendente Marta Gilli guardano con molta preoccupazione al clima di polemica che in questi giorni ha riportato prepotentemente alla ribalta i noti problemi della sicurezza in città. L’imminenza di una importante consultazione elettorale ha evidentemente spinto alcune forze politiche ad accelerare su questo argomento, per raccogliere sperabilmente un’abbondante messe di voti, come è invano già accaduto in passato: la sicurezza è un facile evergreen per farsi propaganda, un argomento irresistibile, anche quando poi, passati dalle promesse all’azione, non si vede niente di nuovo. L’insicurezza nell’area della stazione di piazzale Cadorna, di Saronno Sud e di diverse, individuate zone cittadine è una condizione che ci è ben nota e che non abbiamo mai né negato, né sottovalutato; è purtroppo comune a moltissimi centri urbani, anche con noi confinanti, segno di un disequilibrio di carattere nazionale ed internazionale, che nessuno è mai riuscito finora a debellare.
Non amiamo giocare con i distinguo tra percezione ed effettività; sappiamo che l’insicurezza esiste e che, comunque, anche se a volte sopravvalutata o fin troppo invocata, costituisce un problema per tutti, senza distinzioni di opinioni politiche.
Quindi, abbiamo sempre sostenuto gli sforzi del Sindaco Airoldi per dare una soluzione ed un segnale di presenza del governo locale anche al di là delle proprie limitate competenze: l’aumento della Polizia Locale, l’estensione delle telecamere, le continue operazioni in collaborazione interforze con Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, l’introduzione del Daspo urbano, le risorse per l’ampliamento dell’orario di servizio degli Agenti, una dura ordinanza nei confronti delle Fnm per la stazione di Saronno Sud.
A ciò si aggiunga, assolutamente inedito almeno dal 2015, la reiterata, insistente richiesta di una sede della Polizia Ferroviaria fissa nella stazione centrale cittadina, dove c’è un traffico di oltre 600
treni al giorno e di decine di migliaia di viaggiatori. Già all’inizio degli anni 2000 l’Amministrazione Gilli istituì una sede del Vigile di Quartiere alla stazione di piazzale Cadorna, dove prima c’era un’edicola; un servizio apprezzato dai cittadini, ma… viziato ed avversato poiché invadeva, così si disse, le assolute prerogative della Polizia di Stato, sezione Polizia Ferroviaria, tanto che dopo qualche anno fu malinconicamente soppresso, ma mai sostituito con la pur rivendicata competente Polizia Ferroviaria. Finalmente, sembra che, grazie alla sensibilità del Prefetto di Varese e alla condivisione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, una pressante richiesta per dotare la nostra principale stazione di una sede della PolFer sia stata inoltrata al Governo, da cui si attende un rapido e positivo riscontro.
Riteniamo che questa sia la strada da seguire, anche per rafforzare in tal modo la presenza della benemerita Arma dei Carabinieri di Saronno, che da sola si trova a gestire un territorio di grandi dimensioni, sino alle porte di Varese. Crediamo pure che la Guardia di Finanza, a cui sarà a brevissimo consegnata la nuova Caserma sita nell’ex Palazzo di Giustizia, con un probabile aumento di personale, sarà ben disposta, con le sue speciali competenze nella lotta agli stupefacenti, a concorrere, con le altre Forze dell’Ordine, a rendere più tranquilla la nostra città. Come si vede, è necessario un impegno comune non solo dei tutori dell’ordine, ma anche, se non soprattutto, dei cittadini saronnesi e dei loro rappresentanti politici: invece verifichiamo che si preferisce lanciarsi accuse reciprocamente, usare per mera propaganda e strumentalmente un disagio generale, apparire contenti quando faziose trasmissioni scandalistiche o sbrigativi titoloni dipingono Saronno come un luogo desolato e in preda alle bande più violente di malfattori. Tutto ciò produce un danno incalcolabile alla nostra città, al valore delle sue imprese, delle sue scuole, dei suoi edifici, delle sue attività commerciali, industriali, artigianali; un disfattismo utile soltanto a chi se ne abbevera e che va contro l’interesse generale della nostra comunità.
Già, di comunità cittadina desideriamo trattare; dell’insieme delle Saronnesi e dei Saronnesi che vogliono riunirsi contro un’emergenza che tutti colpisce e che non si perdono in inutili battibecchi,
con i quali si cerca di rovinare la figura del Sindaco, dimenticando che egli non ha, né può avere la bacchetta magica; gli strumenti repressivi e preventivi appartengono non al Sindaco, ma allo Stato, tramite i suoi organi preposti alla sicurezza, alle dipendenze del Governo romano, con il controllo della Magistratura.
I rappresentanti locali dei partiti governativi si spoglino delle loro casacche di appartenenza e dimostrino, una buona volta, di avere a cuore il benessere della nostra comunità, rivolgendo gli appelli giusti ai loro amici politici che stanno nel Governo, nei Ministeri, perché anche a Saronno siano concessi gli strumenti per fronteggiare gli eccessi della criminalità.
Attendiamo con ansia di conoscere questa disponibilità dei gruppi di opposizione, che tanto hanno urlato in questi giorni; ci permettiamo, da ultimo, di rammentare a loro e a tutti noi che certe forme di delinquenza, come lo spaccio delle droghe, di cui tutti si lamentano, esistono per una semplice legge, quella dell’offerta che segue la domanda: stiamo attenti a non dare addosso solo a taluni, certamente colpevoli, gli spacciatori; guardiamo anche tra di noi, perché i clienti di queste sostanze vivono tra e con noi, anche insospettati.
Ecco perché diamo un forte plauso a quei cittadini che, spendendo sé stessi e il proprio tempo, si stanno organizzando in gruppi di Controllo di Vicinato, in collaborazione con la Polizia Locale, nelle zone Cassina Ferrara, Matteotti e, da ultimo, Aquilone: questo è l’esempio da imitare, non le banali tenzoni a botte di comunicati-stampa, per vedere chi sa gridare di più.
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