Come va Saronno? Ciceroni (Ob Sar): “In questa situazione la vera priorità sono le dimissioni del sindaco”

SARONNO – E’ Novella Ciceroni, presidente della lista civica indipendente Obiettivo Saronno, la protagonista della puntata odierna di “come va Saronno?” l’iniziativa de ilSaronno che chiede a tutti gli esponenti politici, dai consiglieri ai segretari di partito ai militanti, senza dimenticare i cittadini di fare il punto della situazione in città su com’è andato l’anno e cosa si aspettano a settembre.
La rubrica parte tradizionalmente a fine luglio ma abbiamo posticipato l’inizio a metà agosto per lasciare spazio a tutte le notizie e gli aggiornamenti in merito ai danni provocati dal maltempo. Proprio per il carico di lavoro, legato all’emergenza meteo, la Giunta ci ha chiesto di posticipare la pubblicazione degli interventi degli assessori a metà settembre. Richiesta a cui abbiamo risposto positivamente pronti anche ad aggiornare le domande.1. Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2023 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Non riesco a trovare niente di positivo se parliamo di Saronno per come è amministrata: già il fatto che una amministrazione di “centro sinistra” sia tenuta in piedi per il rotto della cuffia da un ex sindaco di “centro destra” e da sua figlia, che si finge indipendente per mantenere il piede in due scarpe, fa pensare che gli interessi in gioco non siano per Saronno ma per altro.
E, infatti, concentrati come sono su se stessi e nel mantenere il potere, a Saronno non funziona niente e la città versa nel degrado più totale: chiudono i negozi (gli ultimi in piazza Libertà e nel centralissimo corso Italia), la città è sporca e puzzolente in maniera permanente, vetrate e porte dei negozi in centro e in periferia rotte dai soliti delinquenti, continue effrazioni negli edifici scolastici a cui si pone rimedio alla carlona, parchi utilizzati per fare festini con annessi lampioni spaccati e ripuliti del vetro dai cittadini, alberi in salute tagliati perché danno fastidio ai cantieri, cantieri avviati senza avviso, allagamenti di vie in cui sono state appena rifatte le caditoie, verde pubblico abbandonato a se stesso, foglie cadute un mese fa ancora in strada a ostruire i tombini e a impedire il passaggio delle persone, giusto per citare gli ultimi fatti. Sono stata in vacanza in città più piccole e più grandi di Saronno del centro Italia, città turistiche e non, e le ho trovate tutte più pulite e in ordine di Saronno: da noi invece hanno il coraggio di aumentare le tasse ai cittadini e di far pagare ai “turisti” la tassa di soggiorno.
Vorrei citare poi un altro aspetto che mi sta a cuore di cui ho già parlato un anno fa in questa rubrica: da gennaio 2022 non si è più partecipato a alcun bando del PNRR per le opere pubbliche. Nella situazione di emergenza in cui sono le nostre scuole e tutti gli stabili comunali, volendo considerare sia i dannosi imprevisti dovuti al maltempo (in negativo) e i circa 4 milioni di euro dei dividendi di Lura Ambiente immediatamente disponibili per le manutenzioni straordinarie (in positivo), non è accettabile che il Comune di Saronno non partecipi ai bandi del PNRR per opere pubbliche e contestualmente dichiari che non ci sono soldi. Per dovere di informazione cito nuovamente il bando “Sport e Inclusione” a cui si doveva partecipare per risolvere i problemi di accessibilità al Paladozio, visto che ad oggi è prevista “per mancanza di fondi” solo la riqualificazione degli spogliatoi quando dal tetto entra acqua un po’ ovunque e i vetri sono traballanti e pericolosissimi (ne è caduto uno solo pochi mesi fa e meno male nessuno ci è finito sotto). Cito il bando per l’efficientamento energetico dei luoghi culturali a cui si doveva candidare il Teatro Giuditta Pasta per intervenire prontamente sull’impianto termico ormai irrecuperabile: ad oggi avremmo potuto spendere i soldi di Lura Ambiente che utilizzeremo per il Teatro, per altro.
Ritengo negativo il continuo ritardo nell’esecuzione dei lavori rispetto alla pianificazione annunciata ai quattro venti: dei lavori che dovevano essere realizzati questa estate utilizzando il finanziamento di 5 milioni di euro del PNRR ottenuto durante il mio mandato assessorile, per i luoghi culturali non vi è traccia di esecuzione e per gli impianti sportivi è partita in tempo solo l’illuminazione dello stadio la quale, per inciso, poteva già essere realizzata all’inizio del 2022 visto che i soldi a bilancio erano stati già appositamente stanziati e il progetto esisteva già.
Ritengo negativo che nel progetto relativo all’utilizzo del finanziamento di 2,5 milioni di euro del PNRR per i luoghi culturali non sia contemplata la riqualificazione di Piazza de Gasperi dopo che il sindaco e la sua Giunta hanno proposto su questo tema anche un evento di “partecipazione” ad hoc: fumo negli occhi come al solito.
Mi fermo qui solo per non annoiare i cittadini saronnesi che hanno giustamente altro a cui pensare di questi tempi.
2. Viabilità e mobilità: sono da sempre temi cruciali per Saronno. È stato annunciato il piano del traffico e l’allargamento della ztl ma sul piatto c’è anche la collaborazione coi comuni limitrofi. Come vedi la situazione quali dovrebbero essere priorità e linee guida?
Per quanto riguarda il Piano del Traffico Urbano rimango in attesa di leggere le analisi e le idee di applicazione della amministrazione che mi aspetto comprendano anche una proposta sulla viabilità del retro stazione, vista la prospettiva di “crescita” urbanistica della zona nelle aree dismesse ad essa adiacenti (ex Cemsa e ex Isotta Fraschini).
Per quanto riguarda l’allargamento della ZTL, sono contraria alle prese di posizione ideologiche senza analizzare i pro e i contro dell’iniziativa prese unicamente per accontentare la forza politica rappresentata dall’Assessore “alla partita” che fa della bicicletta l’unico mezzo degno di nota a Saronno. Finora sono stati presi solo provvedimenti spot senza alcuna visione coerente od impegni di rilancio complessivo per il centro storico ed il commercio cittadino.
Cito gli ultimi due.
I saronnesi si sono abituati ai colpi di mano dell’amministrazione Airoldi, fin da quando nel luglio 2022 i residenti di via Mazzini si sono ritrovati ad abitare dalla sera alla mattina in ZTL, senza che nessun preavviso o dialogo fosse stato instaurato dalla famigerata Giunta della “trasparenza”, che aveva già votato la delibera alla chetichella fin dal mese di Maggio. I residenti hanno raccolto oltre 150 firme per chiedere un confronto all’ amministrazione, ma alla petizione – depositata regolarmente in municipio – nessuno ha mai dato seguito. Nel mentre la Delibera di Giunta comunale n. 74 del 12/05/22 e l’ordinanza 115 del 17/06/22 firmata dal Comandante della Polizia Locale sono scadute al 31/12/22, ma i cartelli della ZTL ad oggi permangono. A che pro ? Domandiamocelo.
Ma non finisce qui: sembra che i talebani della ciclo-pedonale stiano per colpire di nuovo. Si vocifera infatti di un ulteriore allargamento della ZTL, che andrà inevitabilmente a colpire la libertà di circolazione di attività e residenti, come già accaduto in altre zone. Il commercio al dettaglio si trova sicuramente ad affrontare sfide che hanno origine da cambiamenti sociali e tecnologici, ma fare di tutto per allontanare i visitatori dal centro storico saronnese – che sembra essere la nuova missione dell’amministrazione Airoldi – sicuramente aiuta a dare una spinta verso un baratro ormai molto vicino. Le voci riguardano il futuro di piazza Unità d’ Italia, zona limitrofa al centro storico, densamente abitata, ma anche sede di attività commerciali storiche che sono l’unico baluardo d’identità e di socialità in un luogo dimenticato da decenni dalle amministrazioni: gli unici lavori recentemente eseguiti riguardano infatti l’attiguo parco De Rocchi (da me fortemente voluti soprattutto l’illuminazione del parco) ma è da molto che non si mette mano alla piazza. Sorvolando sul pressapochismo e sul disinteresse con cui vengono gestiti provvedimenti che hanno ripercussioni concrete sulla vita quotidiana dei saronnesi e sulle sorti delle attività economiche, rimane da capire la motivazione del fermento improvviso nato intorno a piazza Unità d’Italia. L’anonima piazzetta, risulta infatti essere al centro di svariati interessi, che potrebbero riguardare sia l’ampliamento della sede del centro poliambulatoriale situato nel complesso dei Frati di Via Padre Monti, che è stato recentemente oggetto di un’acquisizione di un grande gruppo, sia dell’area edificabile che sorge nella piazza e per il quale la proprietà sta presumibilmente trattando delle “condizioni” con il Comune. Non risulterebbe quindi strano che l’amministrazione dell’ecologismo di facciata voglia mascherare l’impatto di nuovi metri cubi di cemento con un maquillage in salsa verde condito da nuova area pedonale e pista ciclabile. Il tutto naturalmente senza tenere conto delle esigenze di chi la zona la vive da decenni o la mantiene viva con costi e fatica grazie alla propria attività.
3. Eventi, commercio e sicurezza: hanno scaldato più volte, nel corso dell’anno, il dibattito cittadino. Cosa serve alla città?
Anche qui riprendo le parole di un anno fa visto che non è cambiato niente.
Serve la volontà di fare evitando di scaricare sugli uffici le decisioni e le responsabilità che sono solo della parte politica dell’Amministrazione. Penso al quasi inesistente Piano della sicurezza che lo scorso anno ha impedito, a detta del Sindaco, l’organizzazione di eventi cittadini di un certo rilievo mentre quest’anno pur non alcun piano è stata permessa la notte bianca e altri eventi in piazza libertà. Quale sarà la differenza? Quale sprono per le associazioni attive sul territorio a proporre iniziative, scoraggiate dall’impossibilità di affrontare i costi di un piano sulla sicurezza ?
Eventi, sicurezza e commercio vanno di pari passo. E’ necessario innanzitutto pulire questa città e allontanare gli spacciatori e i drogati. Se non poniamo rimedio innanzitutto a questo aspetto a Saronno non ci verrà nessuno: la città rimarrà deserta e i negozi continueranno a chiudere. In secondo luogo dobbiamo pensare a eventi attrattivi, ben pubblicizzati, capaci di attirare anche le giovani famiglie e i giovani (ad esempio con un festival della musica che si era organizzato con investimenti anche ingenti e che l’amministrazione Airoldi ha ostacolato in tutti i modi). Dobbiamo infine dare alla città un carattere di identità con un evento che duri più di un giorno, che avvenga con cadenza annuale e che la caratterizzi, rilanciando il motivo per cui Saronno è conosciuta in tutto il mondo: l’amaretto.
Abbiamo un grave problema di ordine pubblico – anche se il sindaco lo nega costantemente – che si cura con la presenza, l’attrattività e il decoro urbano. In più è necessario un presidio costante delle forze dell’ordine, con risorse coordinate da un tavolo di lavoro periodico e frequente alla presenza del sindaco: il primo cittadino ha il dovere di investire il suo tempo per assicurare l’ordine pubblico, evitando di scaricare ogni responsabilità su altri, come spesso è suo solito fare.
4. Un nuovo Pgt e la rinascita dell’ex Isotta e dell’ex Cantoni: come vedi la situazione dell’urbanistica in città e quali dovrebbero essere le linee guida in queste sfide?
Lo scorso anno individuavo come priorità assoluta per Settembre (2022) condividere con la città i grandi temi che ci riguardano tutti da vicino fra i quali, citati per primi, vi erano “il progetto dell’Amministrazione sull’area ex Isotta Fraschini e lo stato dei lavori sul progetto di 35 milioni di euro di Ferrovie Nord Milano”.
Ebbene, abbiamo in atto una revisione del PGT che non comprende proprio le aree dismesse citate lo scorso anno: la ex Isotta Fraschini e l’area dell’ ex deposito delle FNM a cui si è aggiunta l’area di FNM conosciuta come “Saronno Sud” le quali saranno gestite con un progetto in variante al PGT vigente: ma se si vuole fare una variante perché non includerla nella revisione del PGT ? I tempi, dicono, per il PGT saranno lunghi mentre per una variante che riguarda oltre 250.000 mq di Saronno, una città nella città, saranno brevi? Ma ci rendiamo conto? Tra l’altro anche il dirigente dell’area tecnica durante la Commissione PGT in cui era previsto si presentasse l’iter e il cronoprogramma che porterà alla revisione del PGT vigente, auspicava che esso dovesse andare in parallelo con l’approvazione della variante riguardante le aree dismesse ex Isotta Fraschini, l’area dell’ ex deposito delle FNM, l’area di FNM conosciuta come “Saronno Sud”, variante proposta dalle proprietà con documento chiamato “Proposta iniziale di Programma Integrato di Intervento” (PII).
Ma vista la fretta riguardante l’approvazione della variante da parte dell’ amministrazione Airoldi/Gilli, immagino non sarà così: infatti, recentemente, in piena estate, quando i cittadini saronnesi erano via per le meritate vacanze o, purtroppo, erano impegnati a cercare di sistemare i danni alle loro case e alle loro proprietà causati dagli eventi meteo di fine Luglio, la Giunta della partecipazione Airoldi-Gilli ha deliberato l’atto di indirizzo sulla Proposta iniziale di Programma Integrato di Intervento (PII) per l’area dismessa ex Isotta Fraschini, per la zona della stazione Saronno Sud e l’area ex deposito di Ferrovienord. Si tratta di una proposta che i cittadini non hanno potuto leggere perché il Sindaco Airoldi, insieme al Presidente del Consiglio comunale Gilli, ha negato la sua visione e discussione anche durante il consiglio comunale aperto richiesto dai consiglieri comunali di Obiettivo Saronno con il consigliere indipendente Calderazzo e svoltosi lo scorso 4 luglio, né la PII è stata successivamente allegata alla delibera in cui la Giunta fornisce l’atto di indirizzo per continuare nello sviluppo del Programma proposto dalle proprietà, dichiarando che lo stesso è in linea con gli indirizzi generali delle politiche urbanistiche del Comune.
La Giunta Airoldi fornisce un atto di indirizzo per continuare nello sviluppo di un programma che i cittadini non conoscono: un programma che riguarda una superficie totale di oltre 250 mila metri quadrati. Già solo questo dovrebbe farci indignare.
Vedremo adesso se il nuovo tormentone del sindaco Airoldi, ovvero il nuovo Piano di Governo del Territorio, sarà l’ennesima operazione con cui buttare fumo negli occhi dei saronnesi, ma per cui il sindaco ed i pochi adepti del suo cerchio magico hanno in realtà già deciso tutto, con la complicità di quei consiglieri che alzeranno ubbidienti la mano in consiglio comunale ogni volta che verrà loro ordinato di farlo.
5. Quali dovrebbero essere le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
La priorità dovrebbe essere quella di lavorare per la città e le persone ma non ho alcuna fiducia che ciò possa avvenire per i motivi già detti in risposta alla prima domanda e per come l’amministrazione Airoldi prende decisioni importanti per la città senza coinvolgere il Consiglio Comunale né i cittadini.
Anzi, ho il timore che la configurazione sgangherata della maggioranza che si è venuta a creare e che per motivi diversi, ideologici e di interesse personale, sostiene il sindaco Airoldi, possa fare danni poi irrimediabili, costringendo definitivamente Saronno a città dormitorio.
In questa situazione la vera priorità sono le dimissioni del sindaco.
Queste sono le risposte all’edizione 2023 di Come va Saronno? La rubrica estiva de ilSaronno dedicata a fare il punto della situazione della città in attesa della ripartenza di settembre. Le domande sono rivolte a tutte le forze politiche presenti in città, a partire da quelle che siedono in consiglio comunale. Potranno rispondere davvero tutti: capigruppo, segretari, consiglieri, ex e interessati alla politica saronnese. QUI LA PRESENTAZIONE DELLA RUBRICA SU ILSARONNO
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