Ex Isotta, Azione: “Serata inconcludente! Ancora non si sa cosa vuole il Comune”

SARONNO – “Lo scorso 4 luglio abbiamo assistito a un consiglio comunale aperto molto poco informativo sul tema della riqualificazione dell’Isotta Fraschini. Noi, come molti altri cittadini, desideravamo conoscere le linee guida fondamentali dell’azione della Giunta, i punti fermi della trattativa, gli obiettivi strategici che il sindaco Augusto Airoldi intende perseguire investendo su questo progetto”.
Inizia così il comunicato stampa di Azione in merito al consiglio comunale aperto che si è tenuto martedì sera con tema l’ex Isotta Fraschini.
“Il momento è stato fortemente voluto da una parte dell’opposizione con l’intento – ci è sembrato – di realizzare una specie di processo pubblico all’amministrazione sul tema dell’Isotta Fraschini. Il sindaco ha preso parola al termine della seduta e ha risposto alle domande spesso volutamente polemiche che gli sono state rivolte, evitando però di rispondere alla questione centrale, a più riprese emersa dalle parole dell’assemblea dei cittadini e del consiglio comunale: con quali chiari obiettivi l’amministrazione si pone nel confronto con la proprietà e con Ferrovie Nord?
Prima di avviare una negoziazione così complessa, sarebbe stato fondamentale definire e condividere con i cittadini alcuni obiettivi chiari per la città, da difendere e da conciliare con le legittime ambizioni della proprietà e degli altri attori privati coinvolti. Solo per fare alcuni esempi, potremmo ricordare alcuni dei nostri suggerimenti dei mesi scorsi: un parco con un’apertura in direzione del quartiere Matteotti e il superamento del fascio dei binari, con la conseguente ricucitura della città divisa dalla ferrovia.
Questo avremmo soprattutto voluto sentire. Invece i consiglieri di Obiettivo Saronno hanno contestato, in ordine sparso:
- la presenza di progetti residenziali all’interno della proposta annunciata dalla proprietà;
- il mancato allineamento tra le tempistiche previste per la revisione del PGT e la discussione della proposta di “Saronno Beni Comuni”;
- la mancata condivisione con i cittadini della bozza di progetto;
- la decisione di affidare a un legale esterno la valutazione della proposta.
Il Sindaco ha risposto a queste varie accuse e così facendo ha potuto evitare di rispondere alla domanda più rilevante: cosa vogliono ottenere lui e la sua Giunta da questa riqualificazione per Saronno?
Abbiamo assistito, insomma, a un gioco delle parti tra un Sindaco sostanzialmente reticente e un’opposizione poco orientata alla sostanza. Il risultato è che vanno a casa tutti contenti, sia coloro che andavano in cerca di visibilità sia la Giunta, riuscita a rinviare nuovamente il momento della verità. Gli unici scontenti sono i cittadini, ancora privi di risposte e di rappresentanza.
Chiediamo dunque all’Amministrazione: dobbiamo riferirci ancora alla scheda di piano presente nell’attuale PGT per comprendere quali siano gli obiettivi strategici del comune? Se così non fosse, in nome di quale interesse pubblico si sta considerando la possibilità di concedere delle varianti in riferimento a questo progetto?
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