“Con la salute non si scherza”: il Pd lancia la campagna per segnalare i casi di malasanità in Lombardia

E’ da poco partita la campagna ‘Con la salute non si scherza’. Obiettivo: raccogliere le segnalazioni dei cittadini alle prese con i disservizi della sanità lombarda – per esempio per prenotare una visita o un esame, oppure per trovare un medico di famiglia con disponibilità ad accogliere nuovi pazienti – in modo da chiederne poi il conto ai vertici di Palazzo Lombardia. E ottenere il ritiro dell’attuale legge che regola il settore sanitario regionale, per scriverne una nuova insieme alle forze politiche disponibili.
Non è solo l’Ospedale di Saronno a vivere forti disagi, tutto il sistema sanitario pubblico lombardo soffre ed è a rischio sopravvivenza. La battaglia per l’Ospedale è anche la battaglia per ribadire la centralità e l’importanza della Sanità pubblica, va oltre i confini locali, convinti che questi problemi, se non saremo vigili e combattivi, diventeranno sempre più ingestibili estendendosi presto ad altre Regioni dove la situazione si sta già aggravando.
Per questo il Pd lombardo ha realizzato un sito ad hoc (www.conlasalutenonsischerza.it), presentato dai Consiglieri Pierfrancesco Maiorino e Carlo Borghetti, nel quale i cittadini si potranno registrare e, compilando un modulo simile a quello di una ricetta rossa, potranno registrare il disservizio da loro riscontrato. Le segnalazioni potranno essere fatte sulle difficoltà a prenotare visite o controlli entro i tempi massimi stabiliti a livello nazionale, oppure sull’impossibilità di trovare un nuovo medico di base vista la carenza grave che da tempo si registra nella regione, oppure sui costi troppo elevati o la difficoltà a trovare un posto in Rsa per un anziano bisognoso di assistenza. La piattaforma, di fatto è anche una mobilitazione, si chiama ‘Con la salute non si scherza’ perché siamo molto preoccupati per lo stato in cui si trova la sanità lombarda. E d’altra parte proprio l’assessore Bertolaso ha parlato, in Consiglio Regionale, più volte sollecitato, di ‘anarchia’della Sanità lombarda. È una diagnosi che condividiamo, ma riteniamo anche che sia rimasta senza una risposta adeguata da parte della Giunta, che, anzi, è immobile.
Tra i punti centrali della mobilitazione, oltre i tempi di attesa troppo lunghi e le difficoltà con medici di famiglia e Rsa, anche la realizzazione delle Case di Comunità: entro il 2026 ne dovrebbero essere realizzate 216, di cui 199 grazie ai fondi europei del Pnrr. Il traguardo si sta avvicinando, per ora sono cambiati solo i nomi sui cartelli, senza servizi, senza una loro integrazione. A ciò si aggiungono carenze dell’assistenza domiciliare integrata (adi), anch’essa tra gli obiettivi da realizzare con i finanziamenti europei post Covid (entro i prossimi quattro anni la Regione ha annunciato di voler più che raddoppiare il numero di pazienti seguiti a casa). A tal proposito siamo la maglia nera d’Italia per numero di persone raggiunte a casa propria dall’adi. Eppure, è fondamentale curare il paziente al domicilio. Anche su questo dobbiamo cambiare radicalmente rotta.
PD Saronno aderisce all’iniziativa, presto verranno annunciate dei presidi sul territorio in cui i cittadini potranno informarsi, confrontarsi e ricevere supporto nella segnalazioni dei disagi.
Vi aspettiamo numerosi
Circolo Pd Saronno