Aumento bollette acqua, Fi contro la “bieca arroganza” e il silenzio scelti dal sindaco

SARONNO – “Sulla vicenda “Alfa” ci esprimiamo dopo avere sentito tutte le campane. Lo facciamo non tanto per entrare nel merito ma soprattutto per far notare due caratteristiche di questa amministrazione che emergono evidenti anche nella gestione di questa vicenda”.
Sono la parole con cui si apre la nota di Forza Italia in merito alla vicenda dell’aumento delle bollette dell’acqua e allo successivo scontro politico sulla scelta del sindaco Augusto Airoldi di non partecipare all’incontro con gli altri sindaci e Alfa in cui è stata decisa la tariffa unica.
“La prima è legata ancora una volta alla mancata trasparenza in quanto i cittadini avrebbero dovuto sapere i come e i perché degli aumenti riscontrati sulla bolletta e non solo dopo che il “vaso di pandora” è stato scoperchiato.
Il secondo è legato ai toni minacciosi e carichi di livore che questa amministrazione sembra abbia ormai scelto per parlare ai cittadini quasi ritenga sia giusto bacchettarli perché discoli e indisponenti.
Ma andiamo con ordine.
Dunque, come appare ormai chiaro a tutti, nelle diverse riunioni a cui il Sindaco avrebbe dovuto partecipare scopriamo che o non è andato o si è astenuto, motivando con un fastidioso “non sarebbe cambiato nulla”. Come se bastasse. In effetti sì, non sarebbe cambiato nulla. E allora? Non andare e peraltro tenere all’oscuro la cittadinanza è bieca arroganza. Tipica di chi pensa di poter fare e non fare tutto ciò che ritiene. Oltremodo spiacevole se espressa da chi ricopre il ruolo di primo cittadino.
Poi arrivano i modi e i toni con cui quest’amministrazione ormai da qualche tempo si esprime, scelti in maniera da rimproverare tutti: singoli, partiti politici e anche testate giornalistiche che osano esprimere il loro dissenso o anche solo esprimere un dubbio.
A tal proposito facciamo riferimento, tra gli altri, anche ai toni utilizzati sulla pagina istituzionale Airoldi Sindaco in cui sembra chiara la volontà di utilizzare toni astiosi e lividi nei confronti di quanti manifestano un qualunque dissenso. L’amministrazione si arroga il diritto di mettere alla berlina e rimproverare in maniera seccata chiunque non sia allineato alle proprie idee politiche.
Ricordiamo che un’amministrazione non si esprime come potrebbe fare chiunque sul proprio profilo Facebook dovendosi, la stessa, attenere al rispetto istituzionale. A tal proposito esprimiamo solidarietà ai giornalisti e alla stampa online e cartacea denigrata e insultata per aver espresso un parere o per aver sollevato un dubbio.
Ci auguriamo che questa deriva venga al più presto arginata anche nel rispetto dell’Istituzione che si rappresenta che va onorata nei toni e nei modi e del diritto di stampa e di manifestazione delle idee di tutti, anche degli avversari politici che sarebbe sbagliato considerare alla stregua di nemici da annientare dall’alto della posizione ricoperta.
(foto archivio)
20032023