Nessun posto al nido a Saronno, papà scrive ai capigruppo: “Deluso dalla gestione amministrativa”

SARONNO – “Vi scrivo per condividere la mia delusione e le mie critiche su come la “macchina comunale” sta gestendo gli asili nido comunali”.”.
Inizia così la lettera inviata da una papà saronnese a tutti i consiglieri comunali nella giornata di venerdì. Sabato il papà ha ricevuto la chiamata dall’assessore all’Istruzione Gabriele Musarò che ha organizzato un incontro anche con il sindaco Augusto Airoldi.
Di seguito la missava che ha condiviso con la città per presentare il problema che si trovano ad affrontare diverse famiglie
Mi presento: sono un cittadino di 34 anni, sposato e padre di due bimbi (maggiore di 2 anni e altra di 3 mesi).
Mio figlio maggiore è nato a ottobre 2020. Abbiamo dovuto aspettare l’inizio dell’anno educativo 2021/2022 per poterlo iscrivere presso l’istituto comunale Zerbi. Sottolineo che sia io che mia moglie eravamo libero professionisti, per cui avevamo sottratto tempo al lavoro per dedicarci al piccolo (a discapito di un minore introito economico).
Adesso, ancora ringraziando il Cielo, siamo entrambi a contratto nel comparto sanità e risulta sempre più difficile ottenere permessi e giorni di ferie in quanto le aziende sanitarie sono in grave carenza di personale. Inoltre, come accade in ogni ambiente lavorativo, i responsabili storcono sempre quando hanno davanti una maternità.
Al compimento del 6 mese della piccola (cioè a maggio) avevamo intenzione di iscriverla a un nido per favorire il rientro lavorativo di mia moglie. Abbiamo chiamato tutti, ripeto TUTTI, gli asili nido sia privati che pubblici di Saronno, Uboldo, Origgio, Gerenzano, Caronno e Solaro. Non c’è nessun posto libero, ripeto NESSUN POSTO. Abbiamo quindi optato per una baby-sitter a domicilio, figura rara anche quella.
Per l’anno educativo 2023/2024 abbiamo presentato domanda di iscrizione sempre presso l’istituto comunale Zerbi. Ci hanno riferito, però, che a causa dei lavori di ristrutturazione della sede Candia in via Valletta i posti saranno “molto di meno” (definizione molto vaga).
Premetto che dal punto di vista educativo siamo molto soddisfatti della professionalità, della gentilezza e della dolcezza delle educatrici. Al contempo, siamo delusi dalla gestione amministrativa che, di fronte ad una ristrutturazione edilizia organizzata circa 1 anno prima, non è riuscita a trovare una sede alternativa e provvisoria al fine di garantire l’offerta educativa allo stesso numero di “cuccioli saronnesi”.
Non è mio compito dare risposte, anche perchè sono saronnese di adozione; ma è possibile che non esiste una struttura con 4 aule? L’ospedale ha dei padiglioni dismessi, credo. Oppure all’interno della casa Focris è stato valutato qualcosa? E nei comuni limitrofi (ad esempio Uboldo o Rovello Porro o Solaro) è stata valutata la presenza di spazi alternativi?
Noi e tanti altri genitori lavoriamo, votiamo e paghiamo le tasse; siamo convinti che mettere al mondo figli non è solo un atto di coraggio ma un gesto di amore verso la collettività; siamo, però, anche in difficoltà perchè chi dovrebbe sorreggerci, aiutarci e incoraggiarci in questo cammino non è in grado di compiere pienamente il suo dovere.
Con la speranza di tempi e azioni migliori, Vi auguriamo buon lavoro.
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