Calderazzo replica a Fagioli: “Il mio appoggio a codesta maggioranza è “esterno” e, quindi, non sistemico”

La nota del consigliere della Lega Raffaele Fagioli apparsa su IlSaronno il 24 febbraio scorso mi dà l’opportunità di condividere alcune riflessioni.
La prima riguarda l’insistenza con la quale il sig. Fagioli persevera a qualificare questa maggioranza associandovi il mio nome.
Non credo sia sfuggito al pur attentissimo consigliere della Lega che il mio appoggio a codesta maggioranza è “esterno” e, quindi, non sistemico: non partecipo alle riunioni di maggioranza e sono fuori (come lo sono sempre stato) da ogni ripartizione di incarichi che derivano dalla stessa maggioranza.
L’altra riflessione riguarda i temi della trasparenza e dei tempi della comunicazione istituzionale che dovrebbe rendere la cittadinanza celermente edotta di quello che si decide nelle stanze comunali accedendo alle sedute ove è possibile la partecipazione di tutti, come per le Commissioni. Condivido tutte le preoccupazioni del consigliere Fagioli ma, sul punto desidero ricordare all’ex Presidente del consiglio comunale che il ruolo del consigliere comunale non è certamente quello di esortare gli uffici del Comune al fine di poter svolgere quello che la norma riconosce in capo agli stessi. Il consigliere Fagioli dovrebbe sapere che questa attività rientra nella piena ed esclusiva competenza del segretario generale. Mi sorprende che chi ha ricoperto il ruolo di Presidente del consiglio comunale durante la passata consiliatura, non distingua ciò che è di competenza di un consigliere comunale rispetto a ciò che invece è di esclusiva competenza degli uffici della macchina amministrativa.
L’inopportuna considerazione del consigliere Raffaele Fagioli mi consente di evidenziare che in questo momento in seno al consiglio comunale, lo scrivente consigliere non è stato messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo, così come previsto dal combinato disposto degli artt.67 Cost e 38 del TUEL.
Ciò accade perché il regolamento del consiglio comunale attualmente vigente (atto che regola i lavori del consiglio), predisposto e votato durante l’Amministrazione Fagioli, in cui lo stesso presidiava, appunto, il consigliere Raffaele Fagioli, non ha previsto la costituzione di un Gruppo Misto dove poter confluire, nell’ipotesi verificatesi che un consigliere comunale potesse lasciare il gruppo consiliare originario, pur rimanendo in carica.
Questa omissione disciplinare , in violazione delle norme sopra citate, sta comportando il venir meno della partecipazione degli eletti a quegli “strumenti necessari” per lo svolgimento di “funzioni proprie” dei consigli comunali, cui non possono accedere quando sono privi (o privati) dell’iscrizione ad un Gruppo Consiliare, ivi compreso il fatto di essere presente nelle Commissioni Consiliari, possibilità che oggi mi è preclusa.
Infatti mi è pervenuta l’espulsione dalla commissione Statuto e Regolamento della quale ero commissario con anche la carica di vice presidente.
Questa situazione paradossale di “democrazia sospesa”, è stata creata probabilmente per la scarsa conoscenza delle norme giuridiche da parte della Lega e del suo capogruppo Raffaele Fagioli, le stesse norme giuridiche che poi vengono pomposamente citate durante i consigli comunali o per mezzo della stampa locale, desiderando di dare lezione di trasparenza e partecipazione della cosa pubblica.
Vorrei suggerire alla Lega e ai suoi rappresentanti comunali di occuparsi di più di quello che la città di Saronno ha bisogno, ponendo in essere proposte concrete alle sue innumerevoli problematiche che ben conoscono, invitandoli sin da subito a non associare più la mia persona e il mio nome a responsabilità in capo ad altri, e a situazioni politico/amministrative a me estranee.
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