Saronno, il 31 dicembre si confermerà data emblematica per l’ex Isotta Fraschini col nuovo progetto?

SARONNO – L’ipotesi arriva direttamente dal sindaco Augusto Airoldi che la scorsa settimana, sabato 24 dicembre, è tornato a parlare del futuro dell’ex Isotta Fraschini l’area dismessa tra via Varese e via Milano dopo la decisione della proprietà, la società Saronno città dei beni comuni, di ritirare il progetto per l’uso temporaneo dell’area che prevedeva tra le altre cose l’arrivo dell’accademia di Brera e la riqualificazione dell’ex Bernardino Luini e della piazza antistante.
“Il progetto per l’uso temporaneo dell’ex Isotta Fraschini è stato ritirato perchè la proprietà – ha spiegato Airoldi – la Saronno città dei Beni Comuni si è impegnata a presentare entro la fine del 2022, quindi entro una settimana, un nuovo progetto più completo che non riguarda solo quella piccola parte dell’area dismessa ma anche l’area confinante del deposito delle Ferrovinord e anche l’area di Saronno Sud. Un progetto a cui parteciperà anche Ferrovienord“.
Insomma il primo cittadino è decisamente ottimista anche sui tempi stretti di presentazione: “Meglio è la presentazione di questo nuovo progetto complessivo tramite un piano integrato di intervento. Immagino anzi sono certo che entro il 31 dicembre Saronno città dei beni comuni e Ferrovienord Milano presenteranno il progetto da sottoporre alle parte, all’amministrazione e al consiglio comunale“.
“Per altro questa data assumerebbe – ha sottolineato il sindaco – un valore simbolico per la riqualificazione dell’area visto che anche il primo progetto è stato presentato il 31 dicembre“.
Ma come si è arrivati al ritiro del progetto per l’uso temporaneo? “C’è stato l’incontro del tavolo tecnico ed è stato in quella sede che i tecnici della proprietà e quella della società hanno convenuto su una soluzione di cui si era già parlat. Ossia su come l’uso temporaneo non fosse lo strumento più adatto. La normativa, e non l’amministrazione o gli uffici, richiede che vengano rispettate una serie di norme per cui una fidejussione in modo che tutte le opere possano essere smontate. Se si sommano i costi del progetto per quelli per uso temporaneo si superano i 30 milioni e con la proprietà si è convenuto che non era la strada da seguire.
“Sono stati fatti dei significativi passi avanti e nei primi giorni del 2023 si inizierà a lavorare”. Ipotizzando le tempistiche il sindaco parla di un “progetto definitivo nel 2023 e di un avvio dei lavori nel 2024“.
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