Airoldi spiega la manovra di bilancio sui tributi: “Rappresenza perfettamente una parte della nostra idea di rilancio della città”

SARONNO – L’aumento dell’addizionale Irpef, l’introduzione della tassa di soggiorno e una rimodulazione dell’Imu sono le novità del bilancio che sarà approvato la prossima settimana in consiglio comunale che più fanno discutere in città
La notizia lanciata dalla Lega con comunicati stampa e anche manifesti in giro per la città ha visto l’Amministrazione intervenire prima con una breve nota dell’assessore Mimmo D’Amato e quindi, anche in seguito a dubbi e perplessità da parte della stessa maggioranza sui contenuti e scelte comunicative, con uan conferenza stampa a cui ha partecipato il sindaco Augusto Airoldi oltre che il delegato di giunta alla partita. Il primo cittadino ha poi firmato un lungo editoriale sulla prima pagina dell’informatore comunale in cui con il titolo “Una Saronno più amica, più attrattiva e più sconfinata. Si può, anche attraverso i tributi” spiega il provvedimento.
Airoldi parla, dopo un’introduzione generale su la legge di bilancio del Governo del tema saronnese ossia della “manovra anche sui tributi che rappresenta perfettamente una parte della nostra idea di rilancio della città”.
“Le tasse non sono mai belle (come diceva invece un Ministro dell’Economia di molti anni fa che è venuto a mancare)ma possono essere uno strumento importante per realizzare un pezzo del percorso di costruzione di una città migliore, a cominciare dai servizi alle persone e in particolare alle famiglie in difficoltà che vengono finanziate con quelle stesse entrate.
Il primo cittadino fa poi un excursus dei singoli aumenti e delle motivazioni che hanno spinto la Giunta ad introdurli. Prima di tutto l’addizionale Irperf: “Se vogliamo dunque dare la prima idea di quale Saronno vuole realizzare la manovra della nostra Amministrazione quest’anno è la Saronno Amica che aiuta chi resta indietro. E lo faremo in due modi. Da un lato con una revisione dell’addizionale Irpef che, in ragione della crisi economica che ha colpito tante famiglie, diventerà una tassa a zero euro per tutti i cittadini con redditi fino ai 15.000 euro che sono circa 10.000 contribuenti su poco più di 25.000 a Saronno. Fino ad oggi l’addizionale Irpef era a zero fino ai 10.000 euro di reddito, ma purtroppo è evidente come la crisi abbia colpito anche i redditi un poco più alti che,nona caso, diventano bisognosi anche di servizi sociali ed è per questo motivo che siamo intervenuti in loro aiuto. La Saronno Amica poi si realizza con il contributo che viene dato soprattutto ai servizi sociali attraverso le entrate che arrivano dalle altre fasce di reddito che avranno sì un incremento, ma, per la maggior parte, si tratta di cifre davvero ridotte rispetto all’aiuto che daranno a chi in città è davvero in difficoltà. Pensate che la maggior parte dei saronnesi sopra i 15.000 di reddito avranno un aumento di addizionale IRPEF pari al costo di 1 caffè al bar al mese. E una parte minore avrà un aumento invece pari a 3 caffè al bar al mese sempre per aiutare chi resta indietro nella nostra comunità. Solo una percentuale piccolissima di saronnesi che ha redditi davvero alti pagherà qualcosa di più. Insomma è una scelta che aiuta tantissimi saronnesi con un piccolo contributo della maggior parte dei nostri concittadini”.
Airoldi passa poi alla riduzione della Tari per le nuove attività‘:”Ma affrontare questa crisi e rilanciare la città in questa fase di crisi significa anche lavorare a favore dello sviluppo economico e della città attrattiva e sconfinata che crea lavoro e economia per ripartire e riportare Saronno dove merita di stare. Per questo abbiamo rivisto il regolamento della Tari (la tassa sui rifiuti) e abbiamo fatto una
scelta chiara e netta a favore di tutti quegli imprenditori soprattutto del commercio che hanno il coraggio e la visione di aprire una nuova attività a Saronno. A loro il Comune dà una mano rinunciando ad una parte importante di entrate per consentire di avviare nei primi 3 anni la loro impresa e renderla una energia vitale della città. Per i primi 60 giorni non pagheranno nulla di Tari e nei tre anni successivi pagheranno prima il 20%,poi il 50% e poi l’80%. Questo aiuto consentirà loro di affrontare quella fase che si definisce di start up dell’azienda con un peso più leggero delle tasse. E questo pensatelo insieme ai bandi che abbiamo appena vinto con Regione Lombardia e che porteranno a Saronno milioni di euro per aiutare il commercio e per rendere più attrattiva la nostra città”.
C’è poi la novità della tassa di soggiorno: “Istituendola, come hanno fatto tante città come la nostra a cominciare dal nostro capoluogo di Provincia, e conquistando attraverso un piccolissimo contributo dei turisti che dormono a Saronno (parliamo di una cifra in media intorno ai 2,5 euro) a realizzare progetti e iniziative che migliorino l’offerta di eventi e la vitalità della città proprio per aiutare tutto il mondo degli albergatori e dei B&B e dell’ospitalità ad incrementare la loro attività. E lo abbiamo fatto studiando i numeri di come si è sviluppato il turismo dove questa tassa di scopo si è introdotta e di come secondo i dati post lock down del turismo della provincia di Varese sia proprio Saronno la città più dinamica per turisti che pernottano da noi.
Insomma abbiamo fatto una scelta che fa parte di un preciso progetto di rilancio della città e sul quale ci confronteremo come sempre con la città e anche con commercianti e mondo dell’ospitalità.
(foto archivio)
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