Mozione secretata, Pd su ritiro di ObSar: “Ci spiace, il dibattito a porte chiuse avrebbe dimostrato la legittimità”

SARONNO – Arriva al termine della seduta di consiglio comunale, mentre all’esterno di Sala Vanelli ancora infiamma il confronto tra i consiglieri, la prima di posizione del Partito Democratico di Saronno in merito alla mancata discussione della mozione sull’incarico alla moglie dell’assessore D’Amato dettata dalla decisione del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli di secretare la discussione seguita dal ritiro della mozione da parte di Obiettivo Saronno.
“Pd Saronno è rimasto basito dal comportamento di Obiettivo Saronno che ritirando la mozione all’ordine del giorno ha dimostrato in modo incontrovertibile la strumentalità della stessa.
“A noi dispiace che l’abbiano ritirata in quanto dalla discussione anche a porte chiuse sarebbe emerso l’assoluta legittimità della procedura adottata, insieme alle competenze documentate della persona coinvolta in questa vicenda. La morale che si ricava è una sola, Obiettivo Saronno, a 2 anni dal suo esordio in consiglio comunale fa fatica ad apprendere i fondamentali per essere produttivi anche per sé stessi. Solo un esempio di quanto poco conoscono le regole che governano la pubblica amministrazione.
La legge Bassanini del 1992 ha separato le funzioni degli amministratori locali, assegnando alla politica la responsabilità di indicare gli indirizzi politici e ai funzionari le scelte operative”.
QUI LA CRONACA DI QUANTO ACCADUTO IN CONSIGLIO COMUNALE
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