Visto da Varese: Il capoluogo pronto al rilancio in vista del centenario
di EZIO MOTTERLE
L’immagine è quella di una città proiettata nel futuro, pronta a cogliere nuovi primati consolidando il suo status di capoluogo. La visita del presidente Mattarella ha rilanciato Varese e la sua voglia di futuro, nel segno di una fondamentale attenzione al mondo giovanile, tappe simbolo lo sviluppo dell’università e le strutture sportive, col moderno palaghiaccio pronto a calamitare l’interesse per le olimpiadi invernali 2026. Superate non senza difficoltà le tante crisi, i cui effetti sono tuttora presenti, la città giardino sembra aver ritrovato lo slancio nella guida del territorio in vista del 2027 che segnerà il primo centenario della sua istituzione come capoluogo di provincia. La collocazione geografica nel cuore dell’Europa, l’integrazione nel territorio insubrico a cavallo del confine svizzero, la crescente dotazione di infrastrutture stradali e ferroviarie che si affiancano alla fondamentale presenza dello scalo intercontinentale di Malpensa, candidano oggi Varese ad essere fra le realtà trainanti dell’auspicata rinascita nazionale. Il tutto sull’onda di una serie di primati che ne consolidano il ruolo economico rafforzato dalla storica presenza dell’industria con eccezionale propensione all’export, basti pensare che a fine 2021 con 10 miliardi e 789 milioni di euro (+18,5% rispetto all’anno precedente) Varese era 14esima in Italia tra le province italiane per valore delle esportazioni dirette sui mercati di tutto il mondo. Ma ai primati legati al benessere si affianca anche un rinnovato impegno sul fronte della tutela ambientale, obiettivo elevare anche il livello di qualità della vita. C’è ad esempio il settimo posto per numero delle autovetture elettriche e ibride rapportato al totale di quelle circolanti: per la provincia il dato è 47,11 ogni mille, una quota tra le più elevate in Italia. Già a lungo attraente Eldorado ai tempi del boom, una consolidata e crescente presenza di circa 30mila lavoratori frontalieri occupati in Svizzera, Varese rinnova dunque la sua capacità di richiamo, valorizzando anche con ottimi risultati le attività legate al turismo, motore fondamentale insieme ovviamente al patrimomio naturale proprio l’attività sportiva sempre più caratterizzata da eventi di rilevanza internazionale. Un mix di laboriosità, ambiente e cultura che farà da sfondo ai primi cent’anni da capoluogo, data da ricordare il 2 gennaio 1927, quando il regio decreto numero 1 staccò 198 Comuni dalle province di Como e Milano, 327mila abitanti. Da allora inseriti nella nuova provincia a guida varesina.