Incarico retribuito alla moglie dell’assessore, Tu@: “Difficile farsi fare la morale da chi non si è accorto di quanto accaduto nella vicenda Sessa”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di tu@Saronno in merito all’incarico retribuito alla moglie dell’assessore.
Si discute molto tra gli addetti ai lavori, in questi ultimi giorni, riguardo alla nomina come commissaria in un concorso pubblico della moglie dell’assessore D’Amato.
Come ha giustamente ricordato il sindaco, questa nomina rispetta tutte le norme, e su questo siamo tutti d’accordo. Quando poi si parla di ragioni di opportunità, per quanto l’attenzione debba essere sempre massima per non dare adito a spiacevoli fraintendimenti e alle strumentalizzazioni a cui stiamo assistendo, è un po’ difficile farsi fare la morale da chi non si è accorto o peggio ha taciuto che, nella gestione della Sessa, dei consiglieri nominati dall’Amministrazione Fagioli si erano auto assegnati per la gestione delle procedure anti corruzione la bellezza di 32.000 euro di soldi pubblici (cifra ben diversa dagli 800 euro di cui si parla oggi), come denunciato in quel caso da Franco Casali, all’epoca consigliere di minoranza, alla Procura della Corte dei Conti. Purtroppo il procedimento non si è ancora concluso, ma le modalità certamente anomale di auto assegnazione di quella rilevante somma restano. Nessuna giustificazione è arrivata dagli amministratori di allora, “stranamente” meno attenti ai conti della pubblica amministrazione e alla trasparenza quando toccava a loro di controllare e decidere.