“Come va Saronno?” Armanini: “La sicurezza? E’ un problema reale non soltanto percepito per tanti saronnesi”

SARONNO – E’ Flavio Armanini membro del direttivo di Fratelli d’Italia risponde alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2022 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
“Sicuramente l’unico plauso che mi sento di fare è ai saronnesi stessi, alla loro voglia di riappropriarsi della propria città e dei suoi spazi dopo questi anni difficili appena trascorsi. Se la domanda sottende cosa io possa apprezzare dell’attività amministrativa di questi due anni la risposta è praticamente nulla: noto con dispiacere tanta ordinaria amministrazione ma nulla di così particolare da essere applaudito. Anche la vincita del bando per la scuola Rodari, di per se forse la migliore notizia di questo anno, credo possa meritare un plauso solo quando finalmente i nostri bambini potranno usufruire del nuovo plesso e sono convinto che non possa prescindere dal ricordo della perdita del precedente finanziamento, grande pasticcio non imputabile, stando alle sconclusionate conclusioni della commissione, solamente all’assessore allora in carica”
Viabilità e mobilità: sono da sempre temi cruciali per Saronno. Negli ultimi mesi si sono aperti capitoli cruciali come la nuova Ztl, il ritorno del 30 all’ora, la sicurezza e la collaborazione coi comuni limitrofi. Come vedi la situazione?
“Saronno è per sua conformazione un territorio particolarmente difficile per la gestione della viabilità. Credo però che l’attuale governo cittadino, che si riempie la bocca col termine “mobilità sostenibile”, stia lavorando più nella direzione del posizionamento di bandierine ideologiche con sporadiche e discutibili modifiche (in primis l’inclusione di via Mazzini nella Ztl) che in quella della realizzazione di un piano viabilistico di ampio respiro”
Eventi, commercio e sicurezza: hanno scaldato più volte, nel corso dell’anno, il dibattito cittadino. Cosa serve alla città?
“Serve un’Amministrazione che in questi ambiti sia realmente ancorata alle vere esigenze dei cittadini e che non soddisfi invece solo le sue esigenze e i suoi interessi adottando scelte che ad oggi paiono essere quelle per soddisfare solo una ristretta cerchia di persone che gravitano intorno ad essa. Mi pare ci sia proprio una disconnessione, probabilmente anche in buona fede, tra la realtà e quanto percepito da chi ci governa”
Novità di questo 2022 la riduzione della coalizione che guida la città con una maggioranza risicata in consiglio comunale tanto da essere ridotta ad un voto. Come vedi il futuro dell’Amministrazione Airoldi?
Personalmente non vedo una possibile caduta anticipata di questa Amministrazione che farà di tutto per rimanere ancorata fino a fine mandato. Certo è che dover programmare i consigli comunali da qui ai prossimi anni col patema che anche solo un consigliere possa avere una banale influenza non farà loro dormire sonni molto tranquilli. D’altronde, quando si fanno intese e alleanze innaturali, bisogna mettere sulla bilancia anche questi rischi.
Quali dovrebbero essere le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
Lavorare alacremente per sfruttare al meglio i finanziamenti provenienti dal Pnrr: sono poche le amministrazioni nella storia che hanno avuto la “fortuna” di poter gestire simili tesoretti. E sicuramente lavorare sul tema sicurezza: per troppi cittadini quella che il Sindaco ha definito come “insicurezza solamente percepita” è in realtà un problema reale e non solamente percepito.
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