“Come va Saronno?” risponde Rufini “dall’obiettivo dell’aumento degli spostamenti in bici” all'”armonia in maggioranza”

SARONNO – E’ Francesca Rufini, capogruppo di Tu@Saronno, a rispondere oggi alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco le risposte:
- Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2022 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Il mio plauso va all’impegno e alle capacità dell’Amministrazione che hanno consentito di portare a casa, ad oggi, oltre 21 milioni di euro di fondi del PNRR; in particolare, nell’ambito dei Servizi Sociali (a cui stiamo dedicando particolare attenzione) ci siamo aggiudicati un bando per 2 milioni e 275 mila euro con ben sei progetti approvati di cui uno, molto interessante per mia deformazione professionale, riguardante il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini.
21 milioni di euro sono una cifra enorme che apre alla nostra prossima grande e non facile sfida che sarà quella di riuscire a spenderli: dobbiamo correre!
Promuovo Saronno anche per il grosso lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti, praticamente da subito e in maniera forse un po’ troppo silenziosa, per aumentare il numero di dipendenti comunali, che negli anni si è praticamente dimezzato rendendo molto difficile gestire le numerose attività amministrative; stiamo cercando di recuperare la situazione, seppure con i tempi (lunghi) della Pubblica Amministrazione, e proprio a fine luglio sono usciti i bandi di assunzione per 20 posizioni, che diventeranno operative nei prossimi mesi andando a coprire uffici oggi in seria difficoltà.
Cito anche una terza, ovvia, cosa per cui Saronno merita la promozione e cioè per essersi aggiudicata il bando di 7 milioni di euro per la nuova scuola Rodari con un progetto innovativo, condiviso con insegnanti e studenti, e giudicato il quarto migliore in ambito regionale.
Per quanto riguarda gli esami a settembre, guardando in “casa mia” penso che quella del verde sia l’area più critica e sulla quale dobbiamo certamente alzare gli standard anche perché la città che vogliamo è una città bella, curata e dove ci si sente bene; ma anche qui, si passa attraverso il miglioramento della situazione degli uffici e dei contratti, che abbiamo già fatto partire e i cui risultati speriamo di vedere presto.
- Viabilità e mobilità: sono da sempre temi cruciali per Saronno. Negli ultimi mesi si sono aperti capitoli cruciali come la nuova Ztl, il ritorno del 30 all’ora, la sicurezza e la collaborazione coi comuni limitrofi. Come vedi la situazione?
La situazione la vedo bene perché la direzione verso cui si sta andando – che è l’unica possibile – è quella di ridurre al minimo l’uso dell’auto, di togliere le auto dal centro e di incoraggiare la mobilità sostenibile. Le polemiche dei mesi scorsi sulla Ztl mi sono sembrate solo strumentali e totalmente fuori dal tempo; bisogna avere il coraggio di cambiare rotta: senza accorgercene ci abitueremo alla nuova mobilità e ne beneficeremo in termini di sicurezza stradale, di minor inquinamento e minori consumi, e anche in termini di salute.
Il dibattito su questi temi è certamente molto acceso (specie sui social), ma la realtà è che i cittadini favorevoli alla riduzione della velocità e alla riappropriazione degli spazi da parte delle persone sono sempre di più, e oggi sono sicuramente la maggioranza. Peraltro, per evitare incomprensioni da parte di chi legge, preciso che non c’è stato alcun “ritorno dei 30 km all’ora” come ipotizzato nella domanda la quale sembra riferirsi alla misura assunta all’epoca di Luciano Porro che l’aveva prevista per tutto il territorio comunale, ma solo provvedimenti specifici per alcune (3) piccole vie del centro.
Ne approfitto per ricordare che uno degli ultimi atti del Governo Draghi è stato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica Urbana ed Extraurbana ed è a questo che dobbiamo guardare: l’obiettivo strategico principale è l’incremento della quota di spostamenti in bicicletta; gli obiettivi generali sono il consolidamento della rete ciclabile, l’incentivo e lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e l’accessibilità ciclabile sicura in ambiti urbani, insieme ad obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni di CO2, di PM10 e PM2,5. riduzione del consumo di suolo per la realizzazione di infrastrutture, riduzione del degrado urbani prodotto dal traffico e dalla sosta fino alla riduzione dei costi sanitari per incidenti stradali e per patologie respiratorie (per cui non dobbiamo dimenticare che Saronno è tristemente al sesto posto in Europa). Non c’è altro futuro se non questo.
- Eventi, commercio e sicurezza: hanno scaldato più volte, nel corso dell’anno, il dibattito cittadino. Cosa serve alla città?
Questi tre temi sono strettamente connessi: una città sicura è una città dove la gente esce, va in giro, trova i negozi aperti (anche in pausa pranzo o i giovedì sera estivi, magari …) e occasioni di socialità all’aperto.
Ho sempre pensato che la sicurezza sia strutturalmente propria dei luoghi vissuti: se le persone sono in giro, esse naturalmente presidiano la città e saranno i malviventi a non sentirsi al sicuro. Serve senz’altro una maggiore collaborazione con i commercianti, ai quali l’Amministrazione deve dare supporto per invogliare le persone a frequentare le nostre vie commerciali, ma che pure devono farsi parte attiva in un circolo virtuoso in cui individuare obiettivi comuni e perseguirli facendo ciascuno la propria parte: da soli non si fa nulla, o molto poco. Serve un arredo urbano più accogliente che inviti la gente a uscire e a stare fuori godendo dei luoghi sociali: nella nostra enorme piazza Libertà, si contano, se non sbaglio, 8 o 9 panchine a malapena.
Quanto agli eventi, ho apprezzato la varietà di quelli proposti in questa estate saronnese, varietà che deve però rimanere una costante per gli eventi in città durante tutto l’anno, alternando proposte più semplici e “popolari” a un’offerta di livello più alto di cui Saronno, come città di riferimento per il circondario, ha il dovere di farsi carico, se vuole scrollarsi di dosso la sua fama di “paesone”. Esiste (e va risolto quanto prima) il problema della difficoltà per cittadini e associazioni (e, diciamolo, pure per l’Amministrazione stessa) a far fronte agli ostacoli burocratici che la legge richiede nell’organizzazione degli eventi: parlo del nuovo portale digitale e delle richieste per il Piano della Sicurezza e della Gestione delle Emergenze, spesso molto onerose. Ci stiamo lavorando: la nostra volontà politica è ovviamente quella di semplificare in attesa di avere nuovi spazi attrezzati grazie ai 5 milioni del PNRR, come recentemente annunciato.
- Novità di questo 2022 la riduzione della coalizione che guida la città con una maggioranza risicata in consiglio comunale tanto da essere ridotta ad un voto. Come vedi il futuro dell’Amministrazione Airoldi?
Successivamente alla riduzione della coalizione abbiamo sicuramente trovato maggiore serenità e armonia; ritengo di far parte di una maggioranza che adesso è coesa, che certamente ha anime diverse, ma che è fatta di persone che si rispettano, che sanno confrontarsi e discutere senza protagonismi e in maniera costruttiva e con in mente sempre il bene per la città. Sono sicura che riusciremo a portare avanti il nostro mandato con serenità e coesione (al netto di quello che succede nel surreale mondo social!).
- Quali dovrebbero essere le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
Sicuramente le assunzioni nell’ambito degli uffici comunali che, come ho già detto, sono pesantemente sottodimensionati con conseguenti enormi difficoltà nella tempestività delle azioni amministrative, che sarà invece cruciale nei prossimi mesi in cui dovremo realizzare i progetti del PNRR.
E poi, senz’altro una priorità è l’area ex-Isotta Fraschini per la quale occorre dare una convinta accelerata e procedere spediti: l’Amministrazione ha la volontà e gli strumenti necessari per permettere la concretizzazione di questo progetto chiave per i prossimi decenni della nostra città.
Le domande sono rivolte a tutte le forze politiche presenti in città, a partire da quelle che siedono in consiglio comunale. Potranno rispondere davvero tutti: capigruppo, segretari, consiglieri, ex e interessati alla politica saronnese. Le risposte verranno pubblicate su ilSaronno. (le trovate qui)
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