“Come va Saronno?” Checchi (M5s): “Bocciata la giunta che non valorizza al meglio la città”

SARONNO – E’ Valeria Checchi di M5s a rispondere alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco tutte le due risposte in una sintesi unica
Accolgo con piacere l’invito rivolto alle forze politiche e agli attivisti saronnesi ad esprimere la propria opinione in merito ad alcune fra le tematiche importanti che hanno interessato la comunità e coinvolto (più meno che più) l’attuale giunta.
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2022?
• La determinazione dei commercianti nel resistere e portare avanti – anche in autonomia e facendo squadra gli uni con gli altri – la propria istanza di considerazione nei confronti della rappresentanza comunale che in un periodo già delicato per il commercio ha ben pensato di annullare persino una bella opportunità di incasso e pubblicità come la notte bianca (dispendiosa, ma innegabilmente vantaggiosa per chi possiede un’attività aperta al pubblico ed offre dei servizi – quali, ad esempio, i bar – oppure vende un determinato genere di prodotti).
Occasione che sarebbe stata un motivo di svago e “leggerezza” in questi tempi duri che stiamo vivendo e avrebbe coinvolto parecchi giovani oltre che adulti, sia saronnesi che di altri comuni limitrofi, attirandoli verso la nostra città.
• L’impegno verso il sociale grazie alla preziosissima Saronno Point, vicina alla sanità e sempre in prima linea per il raggiungimento di bellissimi traguardi in sostegno di chi purtroppo soffre e combatte ogni giorno patologie anche molto gravi (come ad esempio i malati oncologici).
Come si è mossa la giunta in questo contesto?
Quasi non pervenuta e a quanto pare non sono l’unica cittadina a pensarla così, pur restando il fatto – va detto per onestà – che i problemi grossi riguardanti la sanità lombarda vanno ricercati e risolti proprio a partire dalla “cima della montagna” e quindi in Regione (perché allora non farsi portavoce, in qualità di rappresentanza comunale saronnese, concretamente e andando – cito: “a battere i pugni sul tavolo” nella speranza di farsi quantomeno sentire e tentare – nei limiti del possibile – di smuovere qualcosa, giungendo magari con una bella lista di proposte utili a migliorare?
Perché, non mi stancherò mai di dirlo, non contano i problemi ma le soluzioni, la buona volontà, la determinazione e la passione che si decide di mettere in favore di quelle buone cause che interessano assai da vicino la gente, dalla meno abbiente alla più benestante, senza fare distinzioni).
Due cose per cui rimanderei Saronno a settembre? Boccerei chi la rappresenta,
chi dovrebbe valorizzarla al meglio e non lo fa abbastanza, chi dovrebbe mostrare la propria effettiva presenza e invece spesso non lo fa, anche se proclama il contrario.
La realtà è ben diversa e i cittadini lo sanno. Un esempio?
La pessima gestione dei fondi, la mancanza di un bilancio partecipato (che sarebbe fondamentale e necessario), la difficoltosa capacità comunicativa dentro e fuori dalle stesse “mura comunali”, la vergognosa gestione delle strade e degli elementi che ne fanno parte (come- giusto di recente – il pericolosissimo e inutile dosso in via Miola, la sporcizia, la mancanza di sicurezza, la scarsa attenzione rivolta al mondo giovanile…)
Sulla questione viabilità/mobilità stendiamo poi un bel velo pietoso, a partire dalla vergognosa richiusura della Ztl (tema “ardente” per molti saronnesi)…
Direi altrettanto se dobbiamo parlare della sicurezza, degli eventi e del commercio, in particolare vorrei porre io una domanda, gentilmente: davvero credete sia stata una mossa efficace quella di organizzare tanti piccoli incontri a tema come (giusto per citarne uno) quello dedicato alla filosofia?
Argomento interessante e di grandissimo spessore culturale, per carità, lo dico da appassionata, ma alla maggior parte dei ragazzi pensate possa interessare sul serio? Occorre promuovere la cultura e su questo non ci sono margini di dubbio: ma è davvero questo il modo migliore per farlo, organizzando eventi così fortemente di nicchia?
Quali aiuti sono stati invece offerti, concretamente, ai nostri commercianti?
Quale la mano tesa per rilanciare il mercato post pandemia?
Le domande sono rivolte a tutte le forze politiche presenti in città, a partire da quelle che siedono in consiglio comunale. Potranno rispondere davvero tutti: capigruppo, segretari, consiglieri, ex e interessati alla politica saronnese. Le risposte verranno pubblicate su ilSaronno. (le trovate qui)
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