Titoli big tech: quali previsioni per le azioni Meta?

La prima metà del 2022 si è rivelata avara di buone notizie nei confronti dei possessori di titoli big tech. Gli interventi di rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed hanno pesato molto sulle azioni delle società tecnologiche, che hanno visto i loro investimenti diventare più gravosi sia come finanziamenti che come flussi attualizzati.
Un po’ di numeri possono spiegare meglio la situazione: il primo trimestre per l’indice S&P 500 (che include tantissimi titoli big tech) ha perso il 5%, mentre nel secondo trimestre il calo è stato addirittura del 16%. Se guardiamo solo il Nasdaq, indice che riguarda esclusivamente i titoli tecnologici e di innovazione, la perdita tra aprile e giugno è stata del 22%. Un brutto periodo per tutte più importanti compagnie tech: le azioni Meta hanno perso il 34% nel primo trimestre e il 27% nel secondo trimestre. Ma cerchiamo di capire quali sono le previsioni per il futuro.
Investire in azioni Meta
Ancora qualcuno fatica a capire di che cosa si sta parlando quando si discute dei titoli di Meta Platforms: si fa riferimento alla società che fino a pochi mesi fa era nota semplicemente come Facebook. Fondata nel 2004 con il lancio del suo celebre social network, nel corso degli anni l’impresa ha allargato i suoi orizzonti, acquisendo altri social come Instagram ed altri servizi come WhatsApp. L’acquisizione di Oculus Rift è lo spartiacque: con l’approdo nel mondo della realtà virtuale, il 28 ottobre 2021 la società ha cambiato il suo nome in Meta Platforms ed ha attirato l’interesse di molti traders.
A tal proposito, per investire in meta, sfruttandone al meglio le potenzialità, può essere utile consultare la guida dedicata presente sul portale tradingonline.wiki, punto di riferimento nel mondo del trading online che offre numerosi strumenti validi per supportare gli utenti nelle strategie di investimento.
Le previsioni: l’ottimismo degli analisti
Molti analisti sono fiduciosi sul futuro dell’ex Facebook Inc: anche se non è possibile dire con precisione quando il titolo tornerà a volare, le previsioni sono positive per diversi motivi. Innanzitutto c’è la storia: già in passato il titolo è andato incontro a tonfi clamorosi (qualcuno si ricorderà ancora dello scandalo Cambridge Analytica) per poi riprendersi con forza. In secondo luogo ci sono i grandi investimenti che la società sta attuando, anche se la maggior parte delle risorse è concentrata nel progetto metaverso.
Proprio in questi giorni dal quartier generale di Menlo Park hanno fatto sapere che per accedere all’universo parallelo non sarà necessario avere un account di Facebook, ma si potrà creare un profilo separato. In realtà non si tratta di una vera e propria novità, visto che decisioni del genere erano già state prese anche per Instagram e WhatsApp, che hanno sempre mantenuto la loro autonomia. Per molti alla base di questa decisione c’è la volontà di separare in modo netto la nuova realtà di Meta dalla storia di Facebook, troppo ricca di scandali per attirare gli investitori.
Come investire sui titoli big tech come quelli dell’ex Facebook
Si può investire in azioni Meta in due modi. Il metodo tradizionale è quello che passa attraverso le banche e che prevede l’acquisto del titolo: è una strada che comporta costi elevati e che merita di essere presa in considerazione solo se si hanno a disposizione capitali importanti e si vuole operare in ottica di lungo periodo. Il metodo più moderno e attualmente più diffuso è rappresentato dal trading online tramite i CFD, strumenti finanziari derivati che replicano il titolo sottostante e che permettono di speculare sia sul rialzo che sul ribasso della sua quotazione.
Per accedere al mercato azionario ed investire con i contratti per differenza è necessario scegliere una piattaforma di negoziazione. I broker che operano in Italia sono tanti: bisogna prendere in considerazione solo quelli che sono sottoposti al controllo di una commissione di vigilanza europea (come la CySEC) e che hanno ottenuto l’autorizzazione della Consob. Tra gli intermediari più apprezzati in Italia è possibile citare eToro, XTB e Capex: sono ottime soluzioni, ognuna con le sue peculiarità. Spetta all’utente scegliere quella più in linea con le sue esigenze.