Trading online: in aumento le truffe, ecco gli errori da evitare per investire senza rischi

Il numero di risparmiatori che per la prima volta si avvicinano al mondo degli investimenti online è in continua crescita, come testimoniano le proiezioni delle statistiche, relative al primo trimestre dell’anno, elaborate dai principali player del settore. Una tendenza che va ad accentuarsi particolarmente nelle congiunture caratterizzate da alta volatilità degli asset finanziari: difatti in contesti incerti, come quello che attualmente fa da sfondo ai mercati, i risparmiatori cercano di costruire strategie alternative, in grado di generare valore indipendentemente dal trend di fondo: la speculazione di breve termine è una di queste. Per approfondire questa tematica, è sicuramente utile consultare sul portale Piattaforme.it opinioni e recensioni sul trading online che possano fornire una visione generale sul tipo di operatività e sugli strumenti più idonei per metterla in atto. Tuttavia prima di avventurarsi in questo settore è necessario un ulteriore step: la valutazione dell’intermediario a cui rivolgersi, per evitare di incorrere in truffe.
Come selezionare un intermediario autorizzato
Il primo accorgimento da adottare nel momento in cui si decide di iniziare ad investire, servendosi dei canali online, è la verifica di una serie di requisiti, che gli intermediari finanziari devono soddisfare: ogni società, per esercitare la propria attività in una determinata area geografica, ha bisogno dell’autorizzazione degli Organi di Vigilanza di quella specifica giurisdizione; per verificare l’esistenza della licenza si può consultare un apposito registro sul sito ufficiale del Regolatore. In Italia, ad esempio, il soggetto di riferimento è la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa che periodicamente emette un bollettino in cui sono evidenziate le società non autorizzate ad erogare servizi di intermediazione; inoltre la Consob provvede ad oscurare i siti web attraverso cui vengono perpetrate condotte non in linea con la normativa vigente.
Un broker in possesso della licenza rilasciata da un’Authority, quindi, ha determinate caratteristiche: le somme depositate dai clienti devono essere separate dagli asset della società e devono giacere in conti segregati di una banca depositaria, per essere preservati in caso di insolvenza. Il risparmiatore può contare sulla tutela dei propri fondi, che sono garantiti entro il limite indicato dalla legge; inoltre sotto la giurisdizione Esma è stata introdotta per gli utenti retail la protezione del saldo zero, per difendere il conto trading da un eventuale margin call, causato da forti scostamenti di prezzo in compresenza dell’uso di un’alta leva finanziaria. Alcuni fra i broker più affidabili adottano persino misure di salvaguardia aggiuntive, facendo ricorso a contratti assicurativi per coprire questo tipo di evento.
Trading online: diffidare dal marketing aggressivo
Le società che operano al di fuori della normativa, molto spesso si affidano a campagne di marketing estremamente aggressive, per incuriosire i risparmiatori e spingerli a sottoscrivere i propri servizi. Di solito si tratta di intermediari market maker il cui unico scopo è quello di invogliare gli utenti ad effettuare il primo deposito e ad iniziare ad operare senza avere alcuna competenza, poiché, svolgendo il ruolo di controparte nel trading, i fondi persi dall’investitore rappresentano un profitto pieno per l’azienda. Un broker affidabile invece è consapevole che il risultato più importante per il proprio business è l’acquisizione di clienti, capaci di sviluppare competenze tali da supportare la costruzione di strategie resilienti nel tempo.
Queste considerazioni rappresentano il motivo principale per cui all’interno di alcune realtà viene dato uno spazio di primo piano alla fase di formazione, assicurata direttamente dal broker con corsi, video tutorial e assistenza da parte di professionisti dei mercati finanziari. E dove non arrivano i supporti didattici, messi gratuitamente a disposizione dei risparmiatori, si cerca di sopperire con altre funzionalità in grado di coadiuvare i clienti nella costruzione di una strategia operativa con sistemi alternativi: il più utilizzato fra questi è il social trading, una network che permette di mettere in condivisione le idee di investimento.