Saronno, tutti i dati di un anno di hub vaccinale: solo il 21% degli utenti è residente in città

SARONNO – Stamattina il sindaco Augusto Airoldi con Emanuele Monti responsabile Medici Insubria hanno presentato i dati di un anno di attività dell’hub vaccinale realizzato nell’ex Pizzigoni in via Parini.
La struttura al momento è attiva mediamente 3 mezze giornate alla settimana e da ieri, mercoledì 13 aprile, per le quarte dosi ai fragili over 80.
Ma com’è andato quest’anno di vaccinazioni? E’ decisamente positivo il bilancio tracciato da Emanuele Monti di Medici Insubria che numeri alla mano ha rimarcato, ancora una volta come la galà realizzato il settembre scorso, come in occasione del questionario somministrato ai medici di famiglia, il grande impegno e la grande professionalità di tutte le persone coinvolte.
Ma veniamo ai dati. Complessivamente dal 12 aprile 2021, data in cui l’hub ha aperto i battenti, sono state effettuate 152.522 vaccinazioni. Il mese con il maggior numero di vaccinazioni (dove si è arrivati a quota 20.684) è stato quello di luglio seguito da giugno con 19.883. Fanno riflettere anche le 4.255 dosi somministrate a marzo malgrado la struttura fosse aperta solo alcune mezze giornate: “Questo dimostra come a Saronno – continua Monti – si lavori senza a pieno regime quando l’hub è aperto le richieste non mancano”.
Per quanto concerne le fasce d’età le statistiche dell’hub Pizzogoni ricalcano quelle nazionali e regionali: la fascia più vaccinata è stata quella tra i 70 e i 79 anni con 28.446 somministrazioni, seguita dai 40-49 con 27.167 dosi.
Interessante e particolare il dato del comune di residenza dei vaccinati: Saronno è naturalmente al primo posto con 31.961 dosi, seguita da Caronno Pertusella con 8.577 e Solaro con 6.711. Ci sono stati però anche poco più di 5 mila vaccinati da Lainate, quasi 3 mila da Lomazzo e quasi 2.600 da Lentate sul Seveso. Dati che, come ha rimarcato Emanuele Monti rivendicano un ruolo stategico della città di Saronno per il comprensorio se si considera che il 61% dei vaccinati fa riferimento ad Ats Insubria, il 21% ad Ats Città Metropolitana e il 18% ad Ats Brianza.
Significativi anche i numeri delle risorse umane che si sono alternate nell’hub nell’ultimo anno: 60 medici di medicina generale, 17 medici volontari, 15 amministrativi, 20 infermieri dell’ospedale di Saronno, 212 volontari e 10 agenti di polizia locale. Dati che diventano ancora più impressionati se tramutati in ore lavoro: 18 mila per i volontari, 13 per il personale medico e amministrativo e 2,5 mila per quello infermieristico.
“L’hub vaccinale di Saronno – ha concluso Monti – è stato apprezzato per la posizione, per la possibilità di parcheggio e per la professionalità del personale. E’ davvero stato un prezioso punto di riferimento per il comprensorio”.
E adesso? L’hub ha programma l’attività per il mese di aprile e verosimilmente anche per maggio con la quarta dose: “Appena partirà al programmazione per l’autunno siamo certi che l’attività all’hub saronnese saprà rispondere alle necessità conclude Monti.
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