Profughi ucraini a Saronno: il sindaco fa il punto

SARONNO – Restano più di duecento i profughi ucraini presenti in città. A fare il punto è stato il sindaco Augusto Airoldi parlando nella tarda mattinata di oggi ai microfoni di Radiorizzonti, l’emittente comunitaria di piazza Libertà.
“Il quadro appare stazionario: 230 quelli registrati a Saronno, e sono sempre una trentina le famiglie italiane che li stanno ospitando, altri si sono autonomamente sistemati in città da conoscenti o parenti”. Si sta intervendo anche sul fronte delle vaccinazioni anti-covid, ha ricordato Airoldi, “perchè molti di questi profughi non l’hanno ricevuta al loro Paese. In Ucraina la percentuale di vaccinati è molto bassa, attorno solo al 30 per cento vaccinazione ucraini”.
Nelle case di riposo saronnesi si registrano in tutto 9 casi ma sono tutti asintomatici.
A Saronno, in generale, nell’ultima settimana i casi sono risultati in discesa.
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Dall’inizio della pandemia abbiamo sempre diffuso i dati relativi al contagio forniti dalle fonti ufficiale. Regione Lombardia diffonde quotidianamente un bollettino coi i dati relativi ai nuovi positivi emersi dall’elaborazione dei tamponi. Vengono conteggiati esclusivamente coloro che risultano positivi per la prima volta. Riportiamo il totale da inizio pandemia e la variazione giornaliera. Altri dati vengono forniti dai sindaci che hanno a disposizione i dati forniti dall’Ats nel cruscotto a loro dedicato. In questo caso oltre ai positivi ci sono anche i decessi, i guariti e in alcuni casi la fascia d’età.
(foto archivio: il sindaco Augusto Airoldi con la bandiera dell’Ucraina in consiglio comunale)
11042022