Saronno, sì alla commissione d’inchiesta sui fondi persi per la riqualificazione della scuola Rodari

SARONNO – Le voci della vigilia non erano incoraggianti ed invece mercoledì 30 marzo il consiglio comunale di Saronno ha deliberato, con voto favorevole di tutti i presenti e l’astensione del presidente Pierluigi Gilli, per l’istituzione della commissione d’inchiesta per chiarire l’iter che ha portato l’Amministrazione comunale a perdere il finanziamento del Miur per la riqualificazione del plesso di via Toti della scuola elementare Gianni Rodari.
Durante l’assemblea sono stati diversi i distinguo ma alla fine a prevalere è stata, almeno dalle motivazioni emerse nel breve dibattito e nelle dichiarazioni di voto, la volontà di far chiarezza per spiegare alla città l’accaduto.
Tutto è nato dalla proposta del centrodestra presentata ieri sera dal leghista Raffaele Fagioli e condivisa da Gianpietro Guaglianone (FdI) e Agostino De Marco (Fi). Il capogruppo del Carroccio ha riassunto la vicenda a partire dalle tempistiche poco chiare alle contranti dichiarazioni arrivate con la notizia della mancata accettazione della proroga presentata dall’Amministrazione: “Ci sono molti punti a chiarire sulla vicenda e la commissione d’inchiesta è prevista in modo dettagliato dal regolamento comunale – ha concluso Fagioli – ci fa piacere l’adesione dei gruppi di maggioranza”.
“Finalmente e per fortuna” sono le parole chiave scelte dal capogruppo di Obiettivo Saronno Luca Amadio che ha rimarcato la volontà della civica di votare a favore della commissione: “Perchè serve che si faccia chiarezza a 360 gradi non solo sull’iter e sulla trasparenza ma anche sulle insinuazioni di responsabilità dell’ex assessore fatte affiorare tra le righe dal sindaco”. E proprio contro Augusto Airoldi arrivano gli affondi del capogruppo che riassume la querelle nata a latere della vicenda da alcune dichiarazioni come quelle sulla “scuola di cartone che si sarebbe realizzata con 5 milioni”.
Interessante e fuori dal coro, la lettura della consigliere comunale indipendente Marta Gilli che ha reso palesi gli interessi delle parti a partecipare alla commissione: “Sono un po’ stranita dai contenuti e dai modi con cui nasce questa commissione, chiesta da chi amministrava la città e ha impiegato 4 mesi solo per bandire gara per affidamento progetto definitivo, appoggiata da chi esprimeva l’assessore competente che evidentemente non ha vigilato adeguatamente. Appoggiata anche dalla maggioranza che ha ignorato la scadenza perché impegnata a fare un progetto brandizzato “Airoldi” al posto del progetto brandizzato “Fagioli””.
La consigliera indipendente pur votando poi a favore recrimina anche sul metodo e sulla sua esclusione: “Maggioranza e minoranza sono d’accordo nel non voler la presenza dell’unico consigliere indipendente (la stessa Marta Gilli ndr) che potrebbe essere una voce fuori dal coro. Non vorrei si puntasse a dare la colpa al paperino di turno su una delle peggiori pagine della storia saronnese. Comunque voterò favore nella speranza che si faccia chiarezza”.
Astenuto invece il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli per una questione di tempistiche: “Mi astengo – ha dichiarato – non perchè sia contrario a questa commissione ma perchè la ritengo prematura. Non è ancora arrivata la risposta del ministero sulle controdeduzione dell’Amministrazione alla perdita del finanziamento. Quindi di cosa si va a parlare?”.
Sostanzialmente allineata la maggioranza che, silenzioso il sindaco, affida i contenuti del proprio si agli interventi di Francesca Rufini (Tu@Saronno), Francesco Licata (Pd) e Mattia Cattaneo (Saronno civica). E’ quest’ultimo a riassumere con semplicità ed efficacia: “La rilevanza di questo intervento per la città è tale che è opportuno che i consiglieri comunali possano valutare l’iter e fugare ogni dubbio”.
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