Ex Isotta Fraschini, De Marco: “Amministrazione passiva e sindaco silente”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale di Forza Italia Agostino De Marco in merito al consiglio comunale dedicato all’ex Isotta Fraschini.
La seduta del Consiglio Comunale del 17 marzo relativo alla Isotta Fraschini con la presenza della proprietà, la società Saronno-Città dei Beni Comuni Srl con sede in Saronno, ha chiarito definitivamente alcune questioni sulle quali la proprietà non si era soffermata forse ritenendole di secondaria importanza.
1) la riqualificazione urbana di questa parte della città tramite un Accordo di Programma – Piano Attuativo per complessivi mq 190.000 è una occasione unica e irripetibile per Saronno. La proprietà invece propone una soluzione solo parziale, non rispettando quanto previsto nel Documento di Piano del Pgt che prevede un Accordo di Programma che coinvolga anche la proprietà, di 72.000 mq circa, a sud dell’Isotta Fraschini fondamentale per uno sviluppo organico e complessivo dell’intero comparto.
2) questo è un punto di fondamentale importanza, finora forse volutamente trascurato, ma chiaramente espresso nella stesura del PGT redatto dalla amministrazione Porro (la stessa di Airoldi) e di cui Airoldi non era certamente un semplice consigliere, ma il Presidente del Consiglio.
3) chi sta dietro questa operazione immobiliare non è un “benefattore” ma un normale operatore immobiliare che deve far quadrare i conti e quindi deve sfruttare tutta la volumetria (180.000 mc circa) che il lotto consente, volumetria che una volta approvato definitivamente il Piano Attuativo verrebbe poi ceduta ad un investitore istituzionale.
4) molti cittadini saronnesi sono convinti che sull’area Isotta vengono edificati solo una sede universitaria, studentati, un museo e una nuova sede dell’Accademia di Brera. Oggi si scopre, da un planivolumetrico pubblicato sul sito della società, che sorgeranno anche sei edifici a torre , come quello di venti piani che dovrebbe realizzarsi sull’angolo di Balaguer con via Varese più altri edifici di altezza minore,
la chiusura del fronte su via Varese da edifici che impediscono l’ipotesi di una ricucitura della città con il quartiere Matteotti, il parco: ormai un giardino all’interno degli edifici.
5) la soluzione proposta, sempre a livello molto indicativa anzi direi embrionale, secondo il Piano di Governo del Territorio (PGT) assegna al Comune il 60% dell’intera area (50% a standard più il 10% per edilizia sociale dove vanno edificati circa 9.000 mq di edilizia residenziale sociale ) pari a circa 71.000 mq e alla proprietà la restante parte del 40% pari a circa 47.000 mq . Nonostante una cessione così importante numericamente, dedotta la parte a verde tra le due aree edificabili della proprietà e il bosco su via Milano, sulla rimanente parte viene proposta l’edificazione dell’ormai famoso Coccodrillo, dove dovrebbe insediarsi l’Accademia di Brera, sempre secondo il planning presentato dalla proprietà.
6) con la soluzione proposta il Comune non ha alcuna possibilità di insediare sull’area ceduta alcun tipo di edificio pubblico, come ad esempio una nuova sede comunale, e non è chiaro, considerando i tempi della bonifica previsti in due anni e non ancora iniziati, come la Accademia di Brera possa insediarsi entro la fine dell’anno 2023.
7) la proprietà sta prendendo accordi con le Ferrovie Nord per la gestione dell’Ex scuola Bernardino Luino, dimenticando che il Comune di Saronno nel mese di Febbraio 2021 ha approvato in Consiglio Comunale un Protocollo d’ Intesa che consente alle Ferrovie Nord di costruire in variante alle Norme di Attuazione del PGT, anche se fino ad oggi tutto tace. Le Ferrovie Nord, dopo tanti anni di discussioni e un PGT fortemente penalizzante nei loro confronti, possono realizzare quello che hanno proposto e non si capisce cosa aspettano né si spiega l’atteggiamento passivo e silenzioso di questa amministrazione.
8) la proprietà dà tutto per scontato, evidentemente hanno la convinzione che il Sindaco Airoldi e la sua maggioranza ratificheranno la soluzione proposta o qualunque altra senza batter ciglio, rinunciando ad un ruolo determinante e da protagonisti che la carica pubblica attribuisce loro. Unica voce fuori dal coro quella dell’assessore alla rigenerazione urbana Alessandro Merlotti, speriamo che non sia l’ennesimo assessore che lascia l’incarico per motivi di lavoro.
In questo caso si sta assistendo ad un ruolo passivo di questa amministrazione (almeno fino ad oggi) , anzi ci sono consiglieri che plaudono ad un progetto mai presentato; ricordo che esiste solo un planning presentato all’inizio del 2023, e nel contempo sono affascinati dall’operazione di marketing della società di comunicazione About a film, (consiglio il sito veramente notevole, complimenti alla società per la scelta) sicuramente una narrazione ben studiata fa molto di più che promuovere un prodotto, lo rende reale e credibile.
Infine il sindaco Airoldi, silenzioso la sera del Consiglio Comunale, è apparso come uno spettatore qualsiasi e non il decisore ultimo e il protagonista di una scelta urbanistica che cambierà il volto di Saronno. Gli suggerirei di chiedere qualche consiglio ad un ex sindaco del suo stesso partito: Vincenzo De Luca.
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