Licata: “Ben venga essere nel trio delle meraviglie, mi preoccuperei di essere citato come un Balotelli”
19

SARONNO – ” “Trio delle meraviglie” fu chiamato il trio Olandese, di quello che passò alla storia come “Il Grande Milan”. Ne sarei lusingato, non fosse per la mia ben nota al mondo intero, fede bianconera”.
Sceglie la metafora calcistica Francesco Licata (capogruppo Pd), per intervenire in merito al consiglio comunale di venerdì in cui la maggioranza è andata sotto sull’emendamento di Marta Gilli sulla mozione sul commercio presentata dalle opposizioni.
Rimanendo nella metafora, calcistica e goliardica, che tanto mi piace, non mi preoccupa essere paragonato al “Cigno di Utrecht (Marco Van basten ndr)”, mi preoccuperei piuttosto se fossi accostato a Mario Balotelli, ad esempio.
Si, Mario Balotelli l’eterna promessa mai sbocciata del calcio Italiano. Quello che sovvertiva i paradigmi, genio e sregolatezza, quello che doveva portare in alto le squadre.
In alto, il Marione nostrano, non ha portato proprio nessuno, ha piuttosto girovagato per l’Europa tra un’esclusione, un contratto rescisso, una lite, una rissa ed un tabloid.
Incapace, pur avendo tecnica e fisico, di essere determinante, di giocare con i compagni di squadra e di sacrificarsi e soffrire con loro quando necessario per vincere. Incapace di fare quello che alla fine gli chiedevano i suoi tifosi.
Avrei preferito essere paragonato a Le Roi (Platini), a Pinturicchio (Del Piero), a la “Joya” (Dybala).. ma anche con il tre volte pallone d’oro Olandese casco comunque in piedi.