Maggioranza va sotto in consiglio, l’affondo di Marta Gilli “sull’emendamento della concordia”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale indipendente Marta Gilli che rompe, per prima, il muro del silenzio caduto sulla politica saronnese dopo la seduta del consiglio comunale di venerdì in cui la maggioranza del sindaco Augusto Airoldi è andata sotto sulla mozione dell’opposizione dedicata al commercio. (QUI IL RIASSUNTO DELLA VICENDA)
Ecco il testo integrale
“Si è fatto un gran parlare dell’approvazione, nella scorsa seduta del consiglio comunale del 26 novembre, di un mio emendamento, che è stato votato con favore da esponenti di 6 gruppi consiliari (6 consiglieri di maggioranza, 6 consiglieri di minoranza) e, infine, da me, ovviamente“.
In effetti, era già da tempo che buona parte della maggioranza e l’intera opposizione lamentavano il carente operato dell’Amministrazione Airoldi sul fronte delle iniziative a favore del commercio e delle altre piccole e medie attività produttive. Per questa ragione, i gruppi consiliari di opposizione avevano presentato una prima mozione, dichiarata inammissibile, e poi una seconda, finalmente ammessa, affinché l’argomento fosse posto all’attenzione del Consiglio comunale, per stimolare una discussione democratica e ragionare insieme su un tema così importante
Invece, pochi minuti prima dell’inizio della seduta, il trio delle meraviglie (Francesco Licata, Francesca Rufini e Mattia Cattaneo ndr) presentava il solito emendamento autoreferenziale, ricco di “spottoni pubblicitari” volti solo a incensare l’Amministrazione Airoldi per aver fatto poco o nulla, salvo inaugurare l’ennesimo supermercato (un tempo, però, dagli stessi tanto criticato)
Il mio emendamento, invece, era bipartisan, perché rimossi gli “spottoni pubblicitari”, invitava l’Amministrazione Airoldi a cambiare strategia, nell’esclusivo interesse dei commercianti e delle altre attività produttive, così pesantemente colpiti dalla pandemia.
Ma la maggioranza Airoldi, che non poteva proprio fare a meno di autoincensarsi (cioè, dell’unica cosa che veramente le interessava), non si è accorta che il mio emendamento era tanto posato nei termini ed equilibrato nella sostanza da poter coalizzare intorno a sé una maggioranza trasversale.
Il primo dato politico rilevante, che risulta da questa vicenda, è che il sindaco Airoldi, a distanza di un anno dall’inizio del suo mandato, è già stato messo in minoranza da una convergenza trasversale di consigliere e consiglieri.
Il secondo dato politico rilevante è che, ancora una volta, il sindaco Airoldi ha dimostrato di essere sordo alle diverse voci che animano la sua stessa maggioranza.
Il terzo dato politico rilevante è che, a caldo, il sindaco Airoldi ha subito tuonato, si narra, ventilando le dimissioni, salvo poi rinsavire la mattina seguente, proclamando urbi et orbi di avere a cuore le sorti dei commercianti e delle attività produttive.
Tuttavia, il dato politico peggiore è che ora il sindaco Airoldi intende prendersela con le due impavide giovani consigliere di maggioranza, Nourhan Moustafa e Lucy Sasso, solo perché hanno votato a favore del mio emendamento, insieme ai 4 consiglieri Obiettivo Saronno, anch’essi di maggioranza.
Si tratta di un fatto che non dovrebbe passare inosservato soprattutto a chi, all’interno della maggioranza, si riempie e ci riempie di belle parole sulla parità di genere.
Ma non è che per la maggioranza Airoldi la parità di genere c’è solo quando le consigliere votano in ossequio al pensiero unico?