Non arriverà in consiglio comunale la mozione sul Commercio. I presentatari: “Gilli l’ha dichiarata inamissibile”

SARONNO – Il consiglio comunale, che non si rinunisce dallo scorso agosto, non affronterà la mozione a sostegno del commercio presentata da FdI, Lega e Fi. Ieri il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli ha deciso, nonostante parere favorevole di quattro capigruppo su otto, ha deciso di dichiarare inammissibile la mozione.
Dura la presa di posizione delle minorenza che partino riassumendo la posizione: “A Saronno le difficoltà della maggioranza stanno rendendo impegnativa la normale vita politica e democratica della città.
Il contesto è arcinoto in città: i commercianti si sono lamentati in più di un’occasione di diverse situazioni che stanno caratterizzando Saronno – su tutte la riqualificazione di via Roma che ha tolto i due terzi dei parcheggi a disposizione, e il criterium che ha paralizzato la città di sabato mettendo in difficoltà la viabilità e i commerci. Se a questo si aggiungono le difficoltà della ripresa post pandemica, le recenti dimissioni della dott.ssa Mazzoldi da assessore e i soldi che dovrebbero arrivare con PNRR, le forze di opposizione hanno ritenuto di suggerire all’attuale giunta di dare maggior rilievo alle esigenze dei commercianti, magari liberando in neo assessore D’Amato dalla delega al commercio e consentirgli di dedicarsi alla già impegnativa e delicata delega al Bilancio. Mimmo D’Amato è sicuramente uomo che merita la fiducia del sindaco ma, vista la situazione straordinaria, prevedere una figura che potesse essere anche momentaneamente dedicata al commercio saronnese e al suo sviluppo, ci pare essere un’eventualità che meriti almeno di poter essere discussa in serenità con tutte le forze politiche cittadine. Quindi le forze di opposizione hanno presentato una legittima mozione indirizzata a garantire proprio una maggiore attenzione a favore del commercio cittadino, e un democratico confronto nella sede del consiglio comunale”.
Da subito sono emerse delle difficoltà per il passaggio in consiglio comunale: “Nei corridoi della politica si vociferava da oltre una settimana che il presidente del consiglio comunale avrebbe voluto dichiarare inammissibile tale mozione: quello stesso presidente Gilli che nel suo discorso di insediamento, non più tardi di un anno fa, dichiarava: ”Non mi limiterò pertanto a troncare, sopire, come sussurra il Conte Zio nei Promessi Sposi. Non mi basterà raggiungere l’obiettivo di sedute consiliari ordinate, tranquille e magari anche noiose. Mi adopererò per suscitare un concorso di opinioni che sia produttivo e utile per la nostra città con il rispetto dei ruoli di maggioranza e di opposizione assegnati dai cittadini e dalle linee direttive dettate dal Sindaco“.
Voci che ben presto hanno trovato conferma: “Lo scorso 25 ottobre è pervenuta ai capigruppo una doppia informativa da parte di presidente e segretario generale che, dubitando sulla legittimità di tale mozione, sembrava voler influenzare il parere delle forze politiche riguardo alla discussione che le forze di opposizione avrebbero voluto portare in consiglio”.
Da qui i dubbi dei presentatari della mozione Gianpietro Guaglianone, Raffaele Fagioli e Agostino De Marco: “Ci domandiamo cosa ci sia di illegittimo e “contro la legge” richiedere al sindaco, unico responsabile per legge nell’assegnazione delle deleghe agli assessori, di discutere e valutare una soluzione più conforme al momento straordinario riguardo un’importante delega come quella al commercio, che meriterebbe un’impegno aggiuntivo rispetto al solito”.
Di idea ben diversa il numero uno dell’assemblea cittadina come spiega la chiosa del comunicato: “Il presidente Pierluigi Gilli, uditi i capigruppo, ha deciso per l’inammissibilità della mozione nonostante il capogruppo Luca Amadio di Obiettivo Saronno abbia portato un contributo circostanziato a favore dell’accettazione della mozione. E dunque, nonostante il parere favorevole di quattro capigruppo su otto, il Presidente ha assunto una decisione che lascerà il segno per lungo tempo”.